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Roland Garros 2023, Marta Kostyuk risponde a Sabalenka: “Non la rispetto, dovrebbe prendere posizione contro la guerra”

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Marta Kostyuk

Una partita molto difficile dal punto di vista emotivo. E’ andato in scena quest’oggi, sul campo del Philippe Chatrier di Parigi (Francia), il match valido per il primo turno del Roland Garros 2023 tra la bielorussa Aryna Sabalenka (n.2 del mondo) e l’ucraina Marta Kostyuk (n.39 WTA). E’ arrivata la netta affermazione di Sabalenka, con il punteggio di 6-3 6-2, ma a far parlare sono stati aspetti non legati strettamente al tennis.

Come è accaduto anche in altre circostanze quando in campo ci sono stati rappresentati di Russia/Bielorussia contrapposti ai tennisti ucraini, la stretta di mano non c’è stata e nel caso specifico anche la foto di rito prima del sorteggio in mezzo al campo. Una situazione frutto del periodo molto particolare che stiamo vivendo in relazione al conflitto in Ucraina.

Quando giochi contro un’avversaria ucraina non sai mai cosa succederà, se il pubblico sarà dalla tua parte o no. Ero preoccupata che i tifosi mi fossero ostili. Non è stato un match emotivamente facile poi con il passare dei game mi sono concentrata solo su me stessa e non su tutto il resto“, ha dichiarato in conferenza stampa Sabalenka, che ha aggiunto: “Nessuno in questo mondo, nessun atleta russo e nessun atleta bielorusso sostiene la guerra. Nessuna persona normale supporta la guerra. Se potessimo fare qualcosa per fermarla, qualunque cosa, la faremmo. Ma non è nelle nostre mani la questione“.

Kostyuk, da questo punto di vista, le ha risposto: “Non ha mai detto che personalmente non sostiene la guerra, e credo che anche voi giornalisti dovreste cambiare le domande perché la guerra va avanti da quindici mesi. Chiedete chi vogliono che vinca la guerra, non sono sicura che diranno di stare dalla parte dell’Ucraina. Poi credo dovrebbe parlare per se stessa, conosco personalmente tennisti che sostengono la guerra. Dire che nessuno lo fa è un po’ forte, puoi solo parlare per te“,

Sabalenka potrebbe diventare la numero 1 in uno degli sport più conosciuti al mondo. In Russia l’80% o 85% delle persone sostengono la guerra. Se Aryna prendesse posizione, può lanciare messaggi importanti perché tante di quelle persone non hanno mai lasciato il Paese. Sabalenka, che ha viaggiato il mondo, ha un grande pubblico che la ascolta. Potrebbe esprimere la sua opinione, farla arrivare al New York Times, al Washington Post, alla CNN, alla BBC. Non la odio, ma non la rispetto perché rifiuta la sua responsabilità di prendere posizione su una delle questioni oggi più importanti al mondo. E poi non capisco perché dice di trovarsi in una situazione difficile“, ha precisato in conferenza stampa Kostyuk.

L’ucraina ha commentato anche i fischi del pubblico: “Voglio vedere come la gente reagirà fra dieci anni quando la guerra sarà finita“. A chiusura, Kostyuk ha sottolineato forte contrarietà per la presenza a Wimbledon di russi e di bielorussi: “Mi auguro che ad esempio qualcuno in Gran Bretagna neghi loro il visto e impedisca così loro di giocare. Ora la vedo come l’unica idea ragionevole“.

Foto: LaPresse

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