Roland Garros
Roland Garros 2023, Musetti, Alcaraz e il numero 1: una sensazione di deja vù per i quarti
Obiettivo minimo centrato, per Lorenzo Musetti. Al momento del sorteggio del tabellone maschile del Roland Garros, in tanti hanno urlato alla sfortuna per essere capitati nello stesso quarto di tabellone di Stefanos Tsitsipas e soprattutto di Carlos Alcaraz, ma per raggiungere la seconda settimana c’erano comunque tre ostacoli da superare. E l’allievo di Simone Tartarini lo ha fatto in maniera eccellente, garantendosi la sfida con il numero 1 al mondo, principale favorito del torneo.
Paradossalmente, per Lorenzo è stato più complicato rompere il ghiaccio che altro. Mikael Ymer gli ha creato qualche piccolo grattacapo, tenuto comunque sotto controllo in maniera piuttosto agevole nonostante fosse stato vicino a ritirarsi prima della sfida, per poi mostrare i muscoli nelle due partite successive. Il temuto Alexander Shevchenko è stato spazzato via concedendogli soltanto quattro miseri giochi, mentre su Norrie il commento è basilare: al momento il britannico non vale Musetti sulla terra. A Parigi come successo a Barcellona.
Ora fa capolino la figura di Carlos Alcaraz. Con cui ci sono due precedenti: il primo lo ricordiamo tutti, quando Lorenzo alzò il primo titolo nel circuito maggiore in quel di Amburgo l’estate scorsa dopo una partita da applausi. Ma c’è anche una semifinale Challenger a Trieste, di quasi tre anni fa, dove fu l’iberico ad avere la meglio. Ma Carlitos, come sta?
Abbastanza bene, sembra. Qualcuno aveva iniziato già a rumoreggiare dopo il set perso con il giapponese Taro Daniel, ma gli è bastato riavere un attimino il controllo mentale della partita per lasciare soli tre giochi all’asiatico e sbrigare la pratica. Anche con Denis Shapovalov, il momento in cui il canadese ha provato la fuga nel secondo set è parso più una piccola distrazione che una vera e propria debolezza.
Detta così, sembra che di possibilità di potersi imporre ce ne siano davvero poche, se non prossime allo zero. E invece no. Musetti ha oramai accantonato quel momento appannato di inizio 2023 e sta entrando a pieno regime. Sa bene di avere le armi tattiche e tecniche per poter impensierire Alcaraz, con la serata di Amburgo che ricorda ancora bene. E poi non è mica una situazione nuova: ottavi di finale, in un torneo importantissimo sul rosso in territorio francese, contro il numero 1 al mondo. Un mese e mezzo fa era Djokovic a Montecarlo, ora è Alcaraz a Parigi sui cinque set, certo. Ma magari Lorenzo potrebbe vivere una certa sensazione di deja vù…
Foto: Foto: LiveMedia/Jean Catuffe/DPPI – LivePhotoSport.it