Seguici su

Calcio

Serie A, i risultati della 38ma giornata: vincono Roma, Atalanta e Juve. Spezia e Verona ko

Pubblicato

il

Paulo Dybala

Una pioggia di gol (19) e tante sentenze. Ma non tutte. Verona e Spezia perdono entrambe e andranno allo spareggio salvezza, da disputare in gara “secca” su campo neutro. Per il resto è tutto deciso: l’Atalanta chiude quinta, la Roma sesta e la Juventus settima. Le tre squadre in lotta per l’Europa soffrono ma vincono, mantenendo le rispettive posizioni in classifica.

Tutta la Serie A TIM è solo su DAZN: 7 partite in esclusiva e 3 in co-esclusiva a giornata. Attiva ora

Di seguito le cronache in breve delle cinque partite disputate questa sera per la 38esima e ultima giornata di Serie A, che ha definito la classifica finale sancendo la gran parte dei verdetti della stagione. Che si concluderà con lo spareggio salvezza Verona-Spezia, che hanno chiuso al terzultimo posto a pari merito con 31 punti. Domani verrà definita la data e la sede della partita, che si disputerà a Udine o a Reggio Emilia. 

Atalanta-Monza 5-2

Il Monza parte forte ma l’Atalanta passa alla prima vera occasione. Cross al bacio di Maehle per Koopmeiners che svetta di testa tra Pessina e Carlos Augusto e batte Di Gregorio. I brianzoli reagiscono ma rischiano di subire il raddoppio con Hojlund. L’inerzia, ormai, è tutta per la Dea. Che si gioca l’accesso all’Europa League. E infatti nei minuti di recupero arriva il raddoppio. Il Monza perde una brutta palla in uscita, Maehle duetta con Koopmeiners – ancora lui – che prima trova la respinta del portiere poi segna a porta vuota. Quinto posto in cassaforte per l’Atalanta, che nella ripresa subisce un gol dall’ex Colpani ma prima resiste – il Monza chiude in 10 per il rosso diretto a Marlon – poi trova il 3-1 con Hojlund e il 4-1 ancora con Koopmeiners, che segna da centrocampo e si porta a casa il pallone. Petagna, altro ex, prova a rendere meno amara la sconfitta del Monza prima che Muriel cali il pokerissimo. Al triplice fischio la Dea esulta: dopo un anno di purgatorio è di nuovo Europa.

Lecce-Bologna 2-3

Bella partita al Via del Mare. Lecce subito e aggressivo che sfiora il gol con Gallo, ma Skorupski si supera e mette in angolo. Il polacco non può nulla, però, sul destro al volo di Banda su crossa radente dalla fascia di Strefezza che vale l’1-0. Arnautovic al 20′ trova il pareggio con un tiro incrociato dopo un rimpallo su Orsolini ma il gol viene annullato per offside del numero 7. Nella ripresa il ritmo della gara resta piacevole e il Bologna fa 1-1 con l’austriaco, che questa volta segna in posizione regolare con un bel colpo di testa. Passano quindici minuti e i rossoblù trovano anche il vantaggio, ribaltando tutto: il 2-1 lo segna Zirkzee con un sinistro da centro area che sorprende il portiere. Sembra finita, invece all’85’ Oudin trova un super gol al volo di sinistro su cross di Maleh per il 2-2. In pieno recupero, però, Ferguson segna il 3-2 che vale la vittoria e i 54 punti, nuovo record per il Bologna dell’era Saputo che supera il precedente primato di Guidolin (52). Poco male, la salvezza era cosa fatta per entrambe. Non resta che pensare alla prossima stagione. Con Marco Baroni e Thiago Motta ancora in panchina.

Milan-Verona 3-1

Nella notte dell’addio di Ibra il Diavolo non si gioca più nulla ma scende in campo coi titolarissimi. Il Verona, invece, deve vincere per sperare nella salvezza diretta. Il primo tempo, però scivola via senza emozioni. Almeno fino al 45′, quando Ngonge stende in area Diaz regalando un penalty al Milan: dal dischetto Giroud è infallibile e manda all’inferno gli scaligeri. Il secondo tempo prosegue sulla stessa linea del primo, a ritmi non troppo alti e con poche occasioni. Poi, quasi dal nulla, il Verona trova il pari che può valere la salvezza. L’assist è di Lazovic, il gol di capitan Faraoni. Con la difesa del Milan che si addormenta su una rimessa laterale e lascia tempo e modo ai due per battere Maignan. Quando per i gialloblù sembra fatta, però, il Diavolo rimette la freccia con Leao, in gol due volte nel finale.

Roma-Spezia 2-1

All’Olimpico succede di tutto. Lo Spezia parte meglio e all’8′ è già in vantaggio con Nikolaou, che buca Svilar sulla punizione calciata da Bourabia. I giallorossi non ci stanno e si lanciano in avanti a caccia del pareggio. L’occasione migliore capita sui piedi di El Shaarawy ma il suo destro si schianta sulla traversa, per quello che il 32esimo legno stagionale della Roma. Il pari però è nell’aria e arriva al 43′ con Zalewski, il cui cross beffa Zoet infilandosi in porta dopo i tentativi a vuoto di Belotti e Bove. Parità e Olimpico che esplode. Nella ripresa entrambe le squadre provano a vincere, perché il pareggio non serve alla Roma e rischia di condannare anche lo Spezia. Ci provano Reca e Nzola da una parte, Zalewski e Dybala dall’altra ma il gol non arriva. Il fortino ligure sembra reggere, poi Dybala su rigore mette la parola fine ai sogni dello Spezia. E regala l’Europa League alla sua Roma.

Udinese-Juventus 0-1

Due squadre con obiettivi ben diversi ma in campo non si vede. Merito dei friulani che giocano una partita vera e sono i primi a rendersi pericolosi con Beto, che di testa non trova la porta da due passi. Col passare dei minuti la Juve però prende campo e al 23′ sfiora il vantaggio prima con Miretti poi con Cuadrado e infine con Bonucci che di testa centra in pieno la traversa. Si rientra in campo e la Juve si lancia ovviamente a caccia del vantaggio che varrebbe l’Europa League. Le occasioni per i bianconeri fioccano e al 23′ arriva il gol della liberazione. Lo segna Chiesa, con un bel destro che si infila nell’angolino imparabile per Silvestri. L’Udinese non molla e prova in tutti i modi a pareggiare, mettendo in grande difficoltà la Juve che però resiste. Il gol dell’ex Dybala, al 90′, rovina tutto. Sarà Conference League. Uefa permettendo.

Foto: Lapresse

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità