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Tennis
Tennis, Lorenzo Sciahbasi: “Occasione sfruttata al Roland Garros. Tra un paio di mesi giocherò tornei ITF”
Voglia di fare e di migliorare. Lorenzo Sciahbasi, classe 2005 e nativo di San Benedetto del Tronto (con origini iraniane), si sta facendo notare già da qualche tempo tra circuito ITF e juniores. Il 17enne marchigiano, cresciuto nel Tennis Training School di Foligno, sa perfettamente che c’è tanta strada da fare, ma qualcosa di buono si è notato, come nei quarti di finale raggiunti nell’ITF di Pescara a settembre 2022.
Per lui, un bel percorso al Roland Garros Juniores dove, affrontando con successo le qualificazioni, è stato in grado di eliminare nel tabellone di singolare all’esordio il serbo Djuric, sesto favorito del seeding, ripetendosi contro il canadese Rice. A fermare la corsa di Lorenzo è stato poi lo statunitense Cooper Williams (testa di serie n.9), a segno per 6-3 6-3.
Un Sciahbasi che però ha saputo fare ancora meglio nel doppio, insieme a Gabriele Vulpitta. I due azzurrini, infatti, hanno raggiunto la Finale, sfiorando il risultato storico per il tennis italiano a questo livello. Purtroppo per loro, i n.1 del seeding, il russo Yaroslav Demin e il messicano Rodrigo Pacheco Mendez, si sono confermati i migliori e hanno ottenuto il titolo con il punteggio di 6-2 6-3.
Ci siamo fatti raccontare, quindi, da Sciahbasi le sue sensazioni nell’esperienza parigina e quali saranno le sue tappe per cercare di farsi largo nel mondo dei grandi a livello tennistico.
Lorenzo, hai disputato la Finale al Roland Garros Juniores di doppio e in singolare ti sei spinto fino agli ottavi: come ti senti adesso e come giudichi quest’esperienza?
“È stata bellissima, molto diversa dai tornei che faccio di solito, sia nel singolare che nel doppio sono riuscito a giocare un ottimo tennis e a divertirmi molto“.
Quest’inverno avevi affrontato alcuni tornei tra ITF e Challenger, ma hai sempre preferito il singolare al doppio, è stata una sorpresa per te questa Finale?
“Un po’ sì, perché comunque arrivavamo lì senza troppe aspettative, neanche sicuri di entrare… però poi alla fine siamo entrati. Abbiamo avuto anche un po’ di fortuna con il ritiro della coppia testa di serie numero 2, però poi siamo stati bravi a giocare match dopo match e a sfruttare le occasioni che si sono presentate“.
Nessuna coppia italiana maschile al momento ha mai trionfato in uno Slam a livello junior, ti resta un po’ d’amarezza per aver sfiorato questo traguardo?
“Un po’ d’amaro in bocca c’è per come è finita, però noi abbiamo dato tutto quello che avevamo, in finale gli avversari sono stati più forti di noi“.
Qual è il feeling in doppio con Gabriele Vulpitta?
“Con Gabriele mi trovo bene e non avevamo mai giocato in doppio prima di questo Slam. Per essere il primo torneo sono contento della nostra prestazione“.
Quanto conta secondo te l’attività giovanile per un tennista professionista?
“A mio parere conta molto perché tutti i giocatori che in questo momento stanno facendo bene a livello professionistico sono stati anche molto forti a livello junior“.
Sei al momento il numero 1124 del ranking ATP nel singolare, 1051 nel doppio, cosa ti manca per ambire ad avere qualche centinaio di posizioni in più?
“Devo accrescere il mio numero di partite a livello ITF. In questo momento mi sto concentrando più nei match della categoria junior, ma poi riprenderò tra un paio di mesi con gli eventi ITF“.
In questi anni tanti italiani stanno ben figurando, che periodo sta attraverso il tennis nostrano?
“Sicuramente il tennis italiano sta attraversando un ottimo momento, sono tanti i giocatori nei primi 100 ATP, ma soprattutto ce ne sono anche tanti altri che sono un pochino dietro, ma che comunque hanno un livello che gli permette di ‘uscire ed entrare’ in top-100“.
Come hai programmato il resto della stagione?
“Tra un paio di settimane andrò a Londra per giocare a Roehampton e a Wimbledon juniores, poi gli US Open juniores e penserò anche a qualche torneo ITF“.
di Edoardo Diamantini