Formula 1
F1, la Ferrari può lottare per la pole nel GP del Canada. Ma la pioggia potrebbe cambiare i piani
Con lo sguardo rivolto verso il cielo. Sarà una giornata un po’ così a Montreal (Canada), sede del round del Mondiale 2023 di F1. Sul circuito dedicato alla memoria di Gilles Villeneuve, serviranno il coraggio e la qualità di guida del mai dimenticato pilota canadese per massimizzare la prestazione. Giornata di qualifiche e la domanda è: a chi andrà la pole position?
FERRARI E IL SOGNO DELLA P.1
La Ferrari un po’ ci pensa al meglio possibile del time-attack. Quanto accaduto nel corso delle prove libere del primo giorno, in cui sia lo spagnolo Carlos Sainz che il monegasco Charles Leclerc si sono particolarmente distinti come velocità pura, alimenta la candidatura del Cavallino Rampante. Una prospettiva non così ardita per via di una Red Bull, stando a quanto dichiarato da Max Verstappen, che non si esalta su un layout con caratteristiche particolari. Parliamo di un circuito “Stop&Go” in cui è necessario avere precisione in ingresso di curva, frenata stabile e grande trazione in uscita.
IL BLACK-OUT CHE NON TI ASPETTI
Un venerdì particolare, però, quello di Montreal. Al di là di una Mercedes che ha fatto uno-due al termine della FP2, favorita dalla scelta di simulare il time-attack su pista più gommata, mentre gli altri erano impegnati nei long run, a rendere le cose più difficili del previsto è stato l’inatteso black out, legato alle telecamere a circuito chiuso della pista. La Race Direction non ha potuto fare altro che estendere la seconda sessione di libere di mezz’ora, portandola a 90 minuti, per permettere a team e piloti di recuperare parte del tempo perduto nella FP1. Complicato per tutti trovare la quadra dell’assetto.
LA PIOGGIA POTREBBE ESSERE PROTAGONISTA
In un contesto del genere, la pioggia potrebbe diventare oggi la primattrice. Giove Pluvio ha fatto sentire la sua presenza già sul finire della seconda sessione di prove libere. Un vero e proprio nubifragio si è abbattuto sul circuito canadese e se una cosa del genere si dovesse replicare, sarebbe necessario spostarsi con mezzi anfibi. A parte le facili battute, la perturbazione prevista sarà una variabile importante di cui le scuderie dovranno tenere conto per adattarsi ai diversi scenari che ci potrebbero essere a partire dalle 22.00 italiane.
Foto: LiveMedia/Dppi/DPPI