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F1, perché la Ferrari ha rimontato tante posizioni a Montreal? E la gestione delle gomme…

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Charles Leclerc

La Ferrari archivia un Gran Premio del Canada complessivamente positivo, soprattutto se parametrato alle aspettative (non) generate dal sabato. Charles Leclerc e Carlos Sainz hanno concluso rispettivamente quarto e quinto, rimontando sei posizioni a testa rispetto a quella di partenza. Una novità, verrebbe da dire, poiché il Cavallino Rampante ci aveva abituato a retrocedere alla domenica.

Chiaramente, c’è tutta una serie di dinamiche per spiegare l’accaduto. In primo luogo la SF-23 non è un disastro, è una monoposto senza infamia e senza lode se rapportata a quelle dei top team, però è indubbiamente superiore alle McLaren, all’Alpine, alla Haas e alla Williams che la precedevano in griglia. D’altronde l’esito delle qualifiche è stato al di sotto delle attese a causa della pioggia che ha fregato il monegasco e della dispersività dello spagnolo.

Inoltre, le disavventure odierne di George Russell hanno consentito di guadagnare una posizione extra. Però, va sottolineato come tenersi alle spalle Sergio Perez non fosse banale. Ambedue i ferraristi ce l’hanno fatta, arrivando finanche a lambire un podio rivelatosi regale. Max Verstappen, Fernando Alonso e Lewis Hamilton mettono assieme 11 titoli iridati tutti assieme, con il 12° in pectore.

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Proprio questo fatto merita di essere sottolineato. Qualche progresso si è visto soprattutto nella gestione degli pneumatici, poiché non si è verificato il crollo prestazionale nel long-run. Un segnale di come l’evoluzione apportata alla SF-23 abbia dato qualche frutto. L’ottimista la può vedere in questo modo. Il realista ricorda che una rondine non fa primavera e bisognerà attendere riscontri in contesti differenti. Le Rosse non avevano demeritato neppure a Sakhir, altra tracciato stop&go come quello canadese.

Quantomeno, per una volta, si esce da un Gran Premio senza domandarsi come diavolo sia possibile che in Ferrari si sbagli sempre qualcosa. Stavolta non si può appuntare nulla a chi di dovere, almeno se ci si riferisce alla gara. È già qualcosa. Sicuramente meglio di tanti GP grotteschi a cui abbiamo assistito nelle scorse settimane. Non sarà stata una domenica da Leoni, ma da formiche operose sì. Questo passa il convento e bisogna accontentarsi.

Foto: La Presse

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