Biathlon
Lisa Vittozzi in esclusiva: “Sono molto contenta della mia stagione”
In questa intervista esclusiva, la 19enne di Sappada Lisa Vittozzi ci racconta il suo punto di vista sulla sua stagione, ricca di successi e di grandi prestazioni. L’obiettivo per lei rimane quello della crescita e di migliorare un passo per volta, per centrare nelle prossime stagioni ulteriori soddisfazioni in palcoscenici sempre più importanti. Le dichiarazioni della nuova stella del biathlon italiano, in esclusiva per Olimpiazzurra:
Come valuti la tua stagione? Sei soddisfatta dei risultati raggiunti e dei successi ottenuti?
“Io ritengo di aver fatto una stagione quasi perfetta: sono riuscita a raggiungere gli obiettivi che mi ero prefissata, lavorando molto e credendoci fino all’ultimo. Per questo sono molto contenta”.
Dopo il bronzo ottenuto agli europei junior, la tua prestazione ai Mondiali giovanili è stata eccezionale, avendo conquistato due ori e un argento: com’è stata l’avventura americana? Hai una dedica in particolare per le medaglie vinte?
“Il mondiale è stato certamente positivo, oltre che per i risultati anche per il gruppo che si è creato. Ci siamo divertiti molto. Vorrei dedicare alla mia famiglia che mi sostiene sempre”.
Come ti sei trovata con Rachele Fanesi e Carmen Runggaldier, con le quali hai condiviso il quinto posto in staffetta?
“Ho un bel rapporto con entrambe e ci siamo divertite anche durante la staffetta”.
Centinaia di appassionati ti hanno atteso a Sappada al rientro dal Mondiale. La tua popolarità ormai è pari a quella degli atleti della Nazionale A: te lo saresti aspettato ad inizio stagione?
“A Sappada mi hanno atteso tantissime persone, e sono stata veramente felice. Ad inizio stagione non si può fare una previsione perché non si sa mai cosa può capitare, ma io ho creduto fino alla fine e il risultato è arrivato”.
Dopo i Mondiali c’è stato l’esordio tra le senior in campo internazionale. Nell’ultima tappa stagionale di Ibu Cup hai gareggiato prima nella sprint e poi nella staffetta mista, conclusa in seconda posizione. Che emozioni hai provato in Val Martello?
“In Val Martello ho provato un emozione forte, avendo gareggiato con 3 atleti di Coppa del mondo mi sentivo al settimo cielo. Non avevo paura, solamente una grande voglia di partire con il loro numero di pettorale”.
In questa occasione hai potuto condividere il podio con Michela Ponza, al termine della sua carriera, mentre la tua è in rampa di lancio: ti ha dato dei consigli? Com’è il tuo rapporto con lei?
“Non ho avuto molto tempo per conoscerla, ma per quel poco che l’ho conosciuta posso dire che per me è una brava persona, molto solare e allegra oltre ad essere una grande atleta”.
La scorsa settimana si è chiusa la stagione del biathlon con i Campionati Italiani di Forni Avoltri, dove hai centrato il successo nella mass tra le giovani e nella sprint per le juniores, con l’importante confronto con le atlete seniores: quanto e cosa ti manca ancora per poter essere al loro livello?
“Io continuo a lavorare come sto facendo ora e sono sicura che potrò arrivare al loro livello! Il quando non lo so, tempo al tempo”.
Dopo aver elencato i risultati, passiamo al punto di vista tecnico: sugli sci hai un ottimo passo sugli sci rispetto alle tue coetanee, anche per una struttura fisica molto sviluppata per la tua età, riuscendo quasi sempre a fare la differenza. Quanto è importante per te la preparazione fisica e atletica, e sui quali aspetti pensi di poter lavorare per migliorare?
“La preparazione fisica per me è molto importante: quest’ anno sono stata contenta del mio passo sugli sci e anche del poligono, ma sicuramente qualcosa da migliorare c’è sempre”.
Per gli atleti più grandi il termine della stagione coincide con il relax e le vacanze. Invece i ragazzi delle giovanili posano la carabina per riprendere lo zaino e utilizzare le cartucce della biro: quest’anno ti aspetta la maturità, ultimo poligono prima di poterti concentrare unicamente sul biathlon. Come affronti questa sfida sui banchi di scuola?
“Lo affronto come l’ennesimo e ultimo obiettivo stagionale”.
Tra ritiri e gare, quanto è stato difficile per te stare lontana da casa per così tanto tempo?
“Stare fuori casa per me non è un peso, ma ci ritorno sempre volentieri”.
Foto: FISI (Serge Schwan)
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