Seguici su

MotoGP

MotoGP, promossi e bocciati GP Germania 2023: Martin continua a crescere, Honda, Aprilia e Yamaha crollano

Pubblicato

il

Jorge Martin festeggia il successo nel Gran Premio di Germania, settimo appuntamento del Mondiale di MotoGP 2023, e si proietta verso la tappa di Assen, ultimo impegno prima delle vacanze estive. Lo spagnolo ha preceduto Francesco Bagnaia e Johann Zarco, mentre non sono mancate le prove da dimenticare. Andiamo, quindi, ad eleggere promossi e bocciati della gara del Sachsenring.

I PROMOSSI

JORGE MARTIN (Ducati Pramac): vince la Sprint Race, vince anche la gara domenicale. Un weekend perfetto per lo spagnolo che, ormai, non può più nascondersi. Per il titolo c’è anche lui, e non solo per i 16 punti di distacco in classifica generale da Bagnaia. Il nativo di Madrid continua a crescere e, rispetto agli anni scorsi, ha aggiunto il “file” della continuità.

FRANCESCO BAGNAIA (Ducati Factory): ok, chiude il weekend della Sassonia senza vittorie, ma due secondi posti in uno dei terreni di caccia peggiori è un ottimo risultato. Fino a questo momento, intatti, il torinese non aveva collezionato che un terzo posto al Sachsenring, ai tempi della Moto2. Chiude il weekend con un sorriso convinto. Ad Assen sarà nuovamente l’uomo da battere.

MotoGP, quando la prossima gara? Assen 2023: programma, orari, tv, calendario 23-25 giugno

MARC MARQUEZ (Repsol Honda): ma come, un pilota che cade per sei volte in un weekend come fa a essere tra i promossi? Semplice, per la decisione di non gareggiare ieri. Dopo la rovinosa, ed ennesima, caduta, nel corso del warm-up, il Cabroncito ha deciso di fermarsi. I medici lo avevano dichiarato “fit”, ma lui ha preferito alzare bandiera bianca. Meglio evitare un altro rischio inutile. Bravo così.

I BOCCIATI

APRILIA: aveva iniziato l’anno con grande fiducia e la convinzione di poter battagliare con costanza ai più alti livelli. In appena sette gare tutto è stato cancellato. Per un motivo o per un altro Aleix Espargarò e Maverick Vinales non sono mai protagonisti. Al momento la classifica è impietosa. Aleix è nono con 55 punti, Maverick decimo con 53. Davvero troppo poco, contando che sommati non pareggiano i 109 di Johann Zarco, al quarto posto.

YAMAHA: una crisi tecnica senza fine. Da anni, ormai, la moto di Iwata non progredisce e, ultimamente, dà la sensazione di avere intrapreso una regressione clamorosa. Ieri Franco Morbidelli ha concluso 12° a 22.9 secondi da Martin, precedendo Fabio Quartararo, 13° a 25.1. Quasi un secondo al giro di gap dai primi. Una situazione letteralmente disastrosa.

HONDA: la Casa che aveva dominato il Motomondiale per anni e anni, ormai è diventata una barzelletta. Ieri in gara c’era un solo pilota: Takaaki Nakagami, 14° a distanza siderale dai primi. Joan Mir e Alex Rins erano assenti per infortuni assortiti, mentre si è aggiunto alla lista anche Marc Marquez. Una moto assolutamente inguidabile e che mettere a serio rischio l’incolumità dei propri piloti. Una vergogna assoluta per una scuderia dal nome “Honda”.

Credit: MotoGP.com Press

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità