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Tennis, Andy Murray: “Sento di poter battere la maggior parte delle teste di serie a Wimbledon”

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Andy Murray

Nella giornata di ieri Andy Murray ha subito una dolorosa sconfitta al primo turno nel torneo del Queen’s. Il britannico è infatti andato ko contro l’australiano Alex De Minaur con il netto punteggio di 6-3 6-1 e ha dunque dovuto dire addio alla possibilità di raggiungere i quarti di finale nell’evento di livello 500, traguardo che avrebbe regalato all’ex numero 1 al mondo la sicurezza di essere testa di serie a Wimbledon 2023, slam che si svolgerà a Londra dal 3 al 16 luglio. Nonostante ciò però, nella conferenza stampa post sconfitta Murray non è sembrato particolarmente preoccupato per questa situazione. 

“Adesso sono consapevole di non poter avere una testa di serie a Wimbledon – ha affermato il britannico –. Beh, è qualcosa a cui penso da molto tempo e sapevo che dovevo arrivare ai quarti di finale qui per riuscirci. Non credo di aver sentito pressione extra, non ha nulla a che fare con la mia scarsa prestazione di oggi (ieri, ndr), è qualcosa che ho gestito bene nelle ultime due settimane. In ogni caso, sento di poter battere la maggior parte delle teste di serie nel torneo perché ce ne sono parecchie che non si sentono a proprio agio sull’erba. Dall’altra parte ci sono anche tennisti che non partiranno tra le teste di serie, ma che si trovano molto bene su questa superficie, quindi non ci resta che aspettare e vedere cosa dirà il sorteggio”. 

Il due volte vincitore a Wimbledon (2013 e 2016) ha poi aggiunto: “La prossima settimana non giocherò in torneo, penso sia il momento di riposare un po’ fisicamente e mentalmente, ricaricare le batterie e tornare al lavoro. Ci sono state molte cose positive nelle ultime settimane, in particolare il mio servizio ha funzionato bene, per questo penso di non dover dare troppa importanza a questa brutta giornata perché so che sto andando nella giusta direzione. Devo solo servire bene e continuare a lavorare sulla mia mobilità in campo. Ho perso contro un grande giocatore su questa superficie (De Minaur, ndr), ma le sensazioni che ho avuto nelle ultime due settimane sono state magnifiche, non solo in gara, ma anche in allenamento con alcuni dei migliori avversari al mondo. So che il mio livello è lì, ho solo bisogno di prendermi qualche giorno di pausa e dedicare dieci giorni ad allenarmi con intensità”.

Infine, Murray ha dato un suo parere sulla velocità di gioco sui vari prati: “È chiaro che i campi di Wimbledon siano stati rallentati nel corso degli anni, sicuramente da quando ho debuttato nel 2005. È pervasivo in tutto il circuito, tanto che direi che i campi del Queen’s Club sono tra i più veloci al mondo. È anche evidente che le palle sono più pesanti e più lente, penso sia il risultato dell’evoluzione del fisico dei giocatori. Più i giocatori tirano forte, più si cerca di rallentare il gioco ed è difficile trovare punti vincenti”.

Foto: LiveMedia/Matthieu Mirville/DPPI

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