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Calcio
Roberto Mancini, tra il perservare con alcuni nomi in Nazionale e il ruolo di supervisore con la Under 21
Anche dopo la mancata qualificazione mondiale, il presidente della Figc Gabriele Gravina non ha mai messo in discussione Roberto Mancini.
Il ct campione d’Europa in carica ha sempre goduto dell’appoggio incondizionato della Federazione, nonostante qualche passaggio a vuoto.
Il principale, come detto, è stato il mancato approdo alla rassegna iridata in Qatar, ma le prestazioni della Nazionale post Wembley 2021 sono state altalenanti.
Delle 22 gare disputate dopo gli Europei vinti, tra tutte le competizioni, sono arrivate 9 vittorie, 6 pareggi e 7 sconfitte, tra cui la più dolorosa è stata certamente nel playoff contro la Macedonia del Nord.
Tuttavia, Mancini ha potuto continuare a lavorare in continuità, forse troppa: post Euro2020, infatti, era forse lecito attendersi un ricambio generazionale che il ct non ha messo in atto fino in fondo.
Il calendario contingentato, in virtù dello slittamento di un anno della rassegna continentale causa Covid, non ha aiutato, ma certamente vedere ancora Leonardo Bonucci titolare anche nella semifinale di Nations League del 2023 rimane indicativo.
Mancini ha comunque dato spazio a diversi giocatori, andando anche a pescarli tra gli oriundi (come Mateo Retegui) o tra chi, come Wilfried Gnonto o Vincenzo Grifo, era fuori dai radar del calcio italiano al momento della convocazione.
Rimangono comunque alcune ombre: rimangono difficili da capire alcune esclusioni, anche nella recente Nations League, come quelle di Mattia Zaccagni e Manuel Locatelli.
La Federazione, però, sembra intenzionata a rilanciare offrendo al ct della Nazionale maggiore anche un ruolo di supervisore dell’Under 21 in modo da uniformare quanto più possibile le strategie, a livello tecnico-tattico e non solo.
Prove in questo senso sono già avvenute questa estate, con Mancini che ha rinunciato a Sandro Tonali e Giorgio Scalvini per metterli a disposizione di Paolo Nicolato in vista degli Europei Under 21.
Il brutto risultato degli Azzurrini sta spingendo Gravina ad intervenire in modo più energico rispetto alla sola sostituzione del ct, affidando il compito di indicare la strada da seguire proprio a Mancini.
Foto: LaPresse