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Come cambia il Monza dopo la morte di Silvio Berlusconi? Gli scenari futuri e il ruolo di Adriano Galliani

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Il Monza viene da uno straordinario primo campionato di Serie A giocato in maniera gagliarda. Un inizio stentato lasciava presagire il peggio, ma l’arrivo in panchina di Raffaele Palladino ha rilanciato gli ambiziosi brianzoli, arrivati ad una salvezza più che tranquilla. Il momento più difficile dei biancorossi arriva però adesso, con il futuro da decifrare dopo la morte di Silvio Berlusconi.

Il Cavaliere aveva acquisito la società nel settembre 2018, quando navigava ancora in C, per rientrare nel mondo del calcio dopo la cessione del Milan. Ma lo ha voluto fare a modo suo, basando il suo progetto su un cuore pulsante italiano. E ha avuto ragione, portando il Monza in A per la prima volta nella sua storia. Ma ora, con la dipartita di Berlusconi, bisogna ancora capire quale sarà il futuro della società.

Che, al momento, rimane nelle mani di Fininvest, la società a lui intestata e che, secondo testamento, ora vede nella maggioranza i figli Marina e Pier Silvio. Che con un comunicato ha annunciato solo ‘assoluta continuità sotto ogni aspetto‘ nelle proprie attività. Monza compreso dunque. Ma tutto questo non esclude l’ingresso in società di qualche altro socio o investitore.

Al momento Adriano Galliani rimane a completa disposizione della famiglia Berlusconi, magari per fare da ‘reggente’ in vista del futuro grazie alla sua comprovata esperienza. Ma nei prossimi mesi il discorso Monza potrebbe diventare sempre più centrale nell’economia del nostro campionato.

Foto: LaPresse

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