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‘Maurizio racconta…’: la forza delle idee e un nuovo segreto per la rinascita dell’atletica italiana
I MIGLIORI DELLA SETTIMANA
Voto della settimana per l’Italia: 7,5
Atleta della settimana (uomo): Matteo Manassero (golf)
Atleta della settimana (donna): Gaia Realini (ciclismo)
Dopo l’abbuffata dei Giochi Europei di Cracovia, la settimana appena conclusa è stata piuttosto di transizione per la grande maggioranza delle discipline olimpiche. Tuttavia, il Bel Paese si è distinto soprattutto nelle competizioni giovanili continentali e mondiali, il che fa ben sperare per il futuro a cominciare dai Giochi di Los Angeles 2028. Nuoto, mountain bike, pesistica e canoa gli sport dove abbiamo dimostrato di godere di ottima salute, con diversi giovani talenti sugli scudi. Spiccano il primo posto nel medagliere finale agli Europei juniores di nuoto a Belgrado, con 9 ori, 8 argenti e 4 bronzi; il terzo ai Mondiali di canoa velocità junior/under 23 disputati ad Auronzo di Cadore con 5 ori, 5 argenti e 4 bronzi; le 22 medaglie e 4 titoli assoluti all’Europeo Youth/U15 di pesistica e il titolo europeo juniores di Valentina Corvi nella mountain bike femminile in Portogallo. Per conoscere a fondo tutti questi talenti, vi rimandiamo alla rubrica “Saranno Campioni”.
La palma simbolica di migliore uomo della settimana voglio consegnarla alla rinascita sportiva di Matteo Manassero. L’ex enfant-prodige del golf azzurro ha trionfato con 267 (66 65 69 67, -21) colpi nell’Italian Challenge Open a Sutri (Viterbo), ottenendo il secondo titolo nel 2023 sul Challenge Tour. La cosa incredibile è che il veneto ha vinto due tornei su due giocati con la moglie Francesca al suo fianco come caddie. Un vero talismano. Con questa vittoria, Manassero ha scalato più di 100 posizioni nel ranking mondiale (la settimana scorsa era 455°, oggi è 349°), e ci sono delle possibilità che gli venga assegnata la wild-card che spetta all’Italia (come nazione organizzatrice) per la Ryder Cup 2023.
Miglior donna della settimana è stata Gaia Realini. Dopo la caduta e il ritiro della sua capitana Elisa Longo Borghini (Lidl Trek), la 22enne ciclista abruzzese ha preso in mano le redini della squadra, riuscendo a salire sul podio del Giro d’Italia femminile. Il trionfo finale nella corsa rosa è andato all’imbattibile Annemiek Van Vleuten che in classifica ha anticipato di 3’56” Juliette Labous e, appunto, la Realini di 4’23”. Ma, in ottica futura, soprattutto dopo il ritiro dell’olandese (ormai 41enne) a fine stagione, non possiamo non sognare ad occhi aperti per le grandi corse a tappe.
Nel beach volley doppio quinto posto per le coppie azzurre Menegatti/Gottardi e Ranghieri/Carambula nel prestigioso Elite 16 di Gstaad. Con questi risultati entrambe scalano il ranking olimpico per Parigi 2024. Nel triathlon, podio sfiorato per Angelica Prestia alla World Triathlon Cup ungherese di Tiszaujvaros, chiudendo in quarta posizione dopo una lotta serrata nel gruppo di testa. Male gli azzurri ai Campionati Europei di bmx a Besacon, chiusi senza medaglie e con la necessità di migliorarsi (già a partire dai Mondiali di Glasgow) se vogliamo aspirare a salire nel ranking UCI e agganciare i pass olimpici. Nell’arrampicata – quinta tappa di Coppa del Mondo a Chamonix – , a nulla è servito il record europeo nella speed da parte di Matteo Zurloni (5.14) nelle qualifiche, visto che poi è caduto nella sfida degli ottavi contro il cinese Peng Wu. L’impressione netta che abbiamo è che Zurloni senta ancora troppo la pressione nelle gare uno contro uno, e dunque dovrà lavorare tanto su questo aspetto mentale per non vanificare gli ottimi tempi di qualifica.
Infine, negli sport di squadra, ha destato un’ottima impressione la nazionale di volley maschile, che con un filotto di vittorie nelle ultime 4 partite (tra cui anche quella contro la bestia nera Brasile) ha ottenuto il pass per le finali di Nations League. Ora affronteremo l’Argentina ai quarti. Bene anche il beach soccer, qualificato per i Mondiali 2024 di Dubai, dopo aver battuto i rivali storici spagnoli all’overtime. E a proposito di iberici, li affronteremo anche nelle semifinali degli Europei Under 19 di calcio, dopo esserci qualificati correndo troppi rischi nel match decisivo contro la Polonia.
I NUOVI ‘TRIALS’ DELL’ATLETICA ITALIANA
Molti si domandano quali siano i segreti del risorgimento dell’atletica azzurra. Sicuramente uno di questi è la forza delle idee, come rappresentato dall’esempio del Challenge Assoluto svoltosi a Modena lo scorso weekend. Analizziamo con la lente d’ingrandimento questa manifestazione. In passato, i Campionati Assoluti erano considerati una tappa di passaggio nel calendario nazionale, per alcuni atleti addirittura un ingombro e spesso venivano addirittura snobbati. Ma con l’introduzione di questo Challenge tutto è cambiato: è una specie di “trials” (più di 1000 atleti da tutta la Penisola vi hanno preso parte) qualificante per il massimo appuntamento del calendario nazionale – 28 al 30 luglio a Molfetta -. Adesso, in pratica, oltre a chi abbia ottenuto i ‘minimi’ prestabiliti e ai campioni in carica, si affiancano i qualificati tramite questo Challenge fino al raggiungimento dei ‘target number’ previsti: un totale di 16 partecipanti per le corse fino agli 800 metri e per le staffette, 12 per le altre corse e per tutti i concorsi. In poche parole, ora partecipare agli Assoluti è un privilegio che si deve acquisire sul campo. Cosa comporta questo? Si crea un clima agonistico che stimola gli atleti a migliorarsi, spesso certificato da una serie di progressi e primati personali (anche da atleti che da anni non progredivano nelle loro performance). Senza dubbio, una maniera di confrontarsi continuamente, dove gli atleti sono consapevoli che ora la maglia azzurra per le grandi manifestazioni si deve guadagnare sul campo e non solo con il curriculum del passato. E il mio applauso va di nuovo al presidente della FIDAL Stefano Mei per iniziative come queste. Ricordiamocelo sempre: l’atletica è la ‘regina’ degli sport olimpici, e ben figurare ai Giochi dev’essere una delle priorità di una potenza come il Bel Paese.
LE PUNTATE PRECEDENTI DI ‘MAURIZIO RACCONTA…’
Maurizio Contino
Foto: Lapresse