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Perché Giulio Ciccone ha preso 5 punti per i GPM nella cronometro? Tempo migliore di Vingegaard…

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Giulio Ciccone

Giulio Ciccone ha un unico grande obiettivo al Tour de France 2023: conquistare la prestigiosa e ambita maglia a pois, il simbolo che veste sulle spalle del miglior scalatore della Grande Boucle, la corsa a tappe più prestigiosa e importante al mondo. Il ciclista italiano svetta in testa alla speciale classifica al termine della sedicesima frazione, a cui ha preso il via con la casacca bianca con pallini rossi tanto amata dagli appassionati transalpini. L’abruzzese ha rafforzato il primato grazie all’eccellente prestazione offerta nel corso della cronometro individuale, l’unica prova contro il tempo di questa edizione dell’evento in terra francese.

Lungo i 22,4 km da Passy a Combloux, infatti, è stato inserito un GPM di seconda categoria: la Cote de de Domancy: l’ascesa completa misurava 6,3 km al 6,6% di pendenza media e conduceva fino al traguardo, ma per l’assegnazione dei punti previsti per il GPM è stato preso in considerazione soltanto il tratto iniziale. Si trattava di 2,8 km all’8,5% di pendenza media. Giulio Ciccone ha dato tutto in quel frangente e ha infatti siglato il miglior tempo: 6’44”, battendo Jonas Vingegaard di tre secondi e distanziando ampiamente Simon Yates (7’20”) e Tadej Pogacar (7’21”).

Giulio Ciccone ha così conquistato 5 punti, contro i 3 di Vingegaard, i 2 di Yates e 1 di Pogacar. L’alfiere della Trek-Lidl svetta con 63 punti e può fare affidamento su cinque lunghezze di vantaggio nei confronti dello statunitense Neilson Powless, sei punti sul danese Jonas Vingegaard e 14 sullo sloveno Tadej Pogacar.

Foto: Lapresse

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