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Olimpiadi invernali 2030, la Francia si candida ufficialmente

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Dopo le Olimpiadi 2026 di Milano-Cortina che sono avvolte da un alone di mistero visto lo stato dei lavori, è già tempo di pensare ai Giochi Invernali 2030. La Francia questa settimana ha annunciato di voler fare parte della corsa dopo le candidature di Svezia e Canada, con la Provenza e le Alpi della Costa Azzurra da una parte e il dipartimento dell’Auvergne/Rhone Alpes dall’altra. Al CIO è stata avanzata una proposta simile a quella svedese: utilizzare le infrastrutture già presenti e abbassare i costi anche relativamente ai problemi ambientali che stanno coinvolgendo il pianeta.

Le reazioni contrastanti da parte del pianeta invernale in Francia sono arrivate subito dopo questo annuncio. Thierry Dusserre, allenatore di biathlon, ha parlato di “una buona notizia come idea motivazionale per i giovani che praticano le discipline olimpiche invernali. Sul versante Drôme-Ardèche, tuttavia, penso che non saremo nella posizione migliore: abbiamo neve e sedi di allenamento, ma gli hotel intorno non sono all’altezza, non ci sono abbastanza posti letto per accogliere partecipanti e spettatori“.

Martin Fourcade, ai media francesi, ha dichiarato: “Attraverso la nostra cultura degli sport invernali, il nostro ambiente e grazie agli atleti che abbiamo, c’è la possibilità di scrivere le Olimpiadi invernali di domani, adattate alle nostre sfide sociali e climatiche: cogliamo questa opportunità”. Più cauto un altro grande ex biatleta come Raphael Poirée: “Non so se sia fattibile. Nel caso in cui lo fosse, sarebbe una possibilità per l’Ardèche e la Drôme. Per lo sci di fondo penso in particolare al Vercors, ci sono delle bellissime stazioni sciistiche”.

L’ufficialità del lancio di questa candidatura porta così la Francia a sperare in una terza Olimpiade invernale dopo quella inaugurale di Chamonix nel 1924 e quella più “recente” ad Albertville nel 1992, senza dimenticare naturalmente i prossimi Giochi Olimpici estivi di Parigi 2024.

Foto: Lapresse

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