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Ciclismo
Vuelta a España 2023, ci sarà anche Jonas Vingegaard! L’ultima doppietta risale al 2017
Jonas Vingegaard non fa in tempo a godersi il secondo successo generale al Tour de France che ha già messo nel mirino il prossimo obiettivo. Il danese della Jumbo-Visma ha deciso: sarà al via della prossima Vuelta a España, con i calabroni che avranno una coppia devastante al via assieme a Primoz Roglic: due capitani, entrambi vincenti nei Grandi Giri. L’occasione di scrivere una pagina di storia è assai ghiotta: nella storia solo in tre sono riusciti a mettere a segno la doppietta con Tour e Vuelta, con quest’ultima corsa che ha niziato ad acquisire sempre più importanza dal 1995, quando venne spostata per la prima volta a settembre.
Il primo a riuscirci è stato Jacques Anquetil. Il transalpino riuscì nell’impresa nel 1963, ormai 60 anni fa; ai tempi la Vuelta era la prima corsa di più di una settimana in stagione. Nella corsa spagnola, ai tempi di 15 tappe, si impose con 3’06” di vantaggio sullo spagnolo José Martin Colmenarejo della Faema, mentre poco più di due mesi dopo trionfò a Parigi con 3’35” su Federico Bahamontes.
Altro francese di lusso come secondo uomo a riuscire nella coppia Tour-Vuelta: il ‘tasso’ Bernard Hinault. Proprio in Spagna fece brillare per la prima volta la sua stella, giganteggiando avanti all’oberico José Pesarrodona. Poco dopo, a fine giugno, fu al via della Grande Boucle: si prese la maglia di leader nella terzultima tappa, grazie ad una cronometro di 72 chilometri in cui inflisse grandi distacchi ai suoi avversari per poi arrivare in giallo a Parigi.
Il terzo, il più recente ed unico con l’attuale composizione del calendario, quella con la Vuelta come terzo ed ultimo Grande Giro, è invece Chris Froome. Era il 2017, anno in cui il britannico era ancora il più grande interprete delle corse a tappe. In quell’anno vinse l’ultima Grande Boucle della carriera, contenendo bene i tentativi di attacco di Rigoberto Uran e Romain Bardet, che gli fecero compagnia sul podio sui Campi Elisi. Alla Vuelta invece fu quasi un assolo, vestendo la maglia rossa sin dalla terza tappa e andando in difficoltà solo nella diciassettesima tappa. A fargli compagnia sul podio furono Vincenzo Nibali, ai tempi in maglia Bahrain-Merida, ed il russo Ilnur Zakarin della Katusha. A dicembre scoppiò però il caso salbutamolo, quando venne trovato positivo con più del doppio delle dosi consentite nella diciottesima tappa della corsa spagnola. Dieci mesi dopo però venne scagionato dalle accuse, senza togliergli dunque la vittoria della Vuelta e quella successiva del Giro d’Italia.
Foto: LaPresse