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Quanto dura l’espulsione della Juventus dall’Europa? Cosa devono fare i bianconeri per tornare a giocare nelle Coppe

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La Juventus non sarà al via della prossima edizione della Conference League. La terza coppa continentale per club, quindi, dovrebbe vedere ai propri nastri di partenza la Fiorentina (che ha perso la finale della stessa competizione contro il West Ham poche settimane fa) a scapito della formazione allenata da mister Massimiliano Allegri, che paga la questione legata al “Caso Plusvalenze” e il non aver rispettato il settlement agreement che aveva concordato con la UEFA. 

Una decisione che era ampiamente nell’aria e non ha minimamente sorpreso, ma che va ad aprire scenari particolari. In poche parole, cosa dovrà succedere perchè la Juventus possa tornare a disputare le coppe europee nelle stagioni venture? In primo luogo, molto semplicemente, il non volere presentare appello contro questa sentenza, garantirà a livello di tempistiche e eventuali inasprimenti della pena, la possibilità di tornare normalmente in lizza per la stagione 2024-2025.

A livello di conti economici, invece, i bianconeri dovranno muovere passi in avanti concreti. Il sopra citato settlement agreement non è altro che un accordo tra un club e la UEFA per far rientrare un bilancio in paletti (con rigidità crescente a seconda dei casi) ben definiti sempre nell’ottica del Financial Fair Play.

Se, quindi, la società capeggiata dal presidente Ferrero sarà in grado nelle due prossime sessioni di mercato di rientrare in questi limiti, non ci saranno ulteriori problemi in vista della prossima campagna europea. In poche parole, la Juventus perde la Conference League 2023-2024 (con i suoi circa 20 milioni di incassi totali in caso di successi) con la consapevolezza che il vero obiettivo sarà qualificarsi alla prossima Champions League, con i suoi introiti ben più munifici.

Foto: LaPresse

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