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Nuoto
Nuoto, Benedetta Pilato da medaglia nei 50 rana. Ma questa Meilutyte scoraggia
Dubbi erano molti su quale versione di Benedetta Pilato avremmo trovato a Fukuoka (Giappone), sede dei Mondiali 2023 di nuoto in vasca lunga. La pugliese era reduce da una stagione complicata, fatta di problemi fisici e caratterizza dall’importante scadenza scolastica legata della Maturità. In tutto questo, quindi, i riscontri erano mancati e non è un caso che i 100 rana non siano stati all’altezza di quello che Benny ha dimostrato in passato.
Ecco che in Giappone, però, abbiamo rivisto l’atleta combattiva come all’esordio iridato a Gwangju (Corea del Sud) nel 2019, quando si andò a prendere un argento dal valore storico nei 50 rana per la sua precocità. La ritroviamo dopo una batteria nuotata in 29.60 e poi una semifinale in 30.09, dove la lituana Ruta Meilutyte ha eguagliato il record del mondo di Pilato (29.30).
Che cosa trarre da ciò? La pugliese ha le carte per giocarsi il podio, qualora riuscisse a replicare la gara disputata nel mattino giapponese. Già in passato, la nostra portacolori aveva peggiorato la sua prestazione delle batterie nel penultimo atto, non avendo lasciato troppo spazio alla gestione delle proprie energie. In questo caso, la sua preparazione non è perfetta e il tutto chiaramente si è enfatizzato.
Pilato, quindi, potrebbe sfruttare una giornata di recupero piena per presentarsi pronta alla lotta per il podio, specialmente con l’americana Lilly King e la sudafricana Lara van Niekerk, autrici di 29.72 e 29.91 nelle semifinali. Indubbiamente, la superiorità di Meilutyte è evidente e, probabilmente, è paragonabile a quella messa in mostra dall’australiano Cameron McEvoy nei 50 sl. Vero è che ogni gara fa storia a sé, specie in un 50, dove anche l’altra azzurra Anita Bottazzo, non avendo nulla da perdere, cercherà di ritoccare il suo crono di 30.02, nuotato nelle batterie.
Foto: LaPresse