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F1, Ferrari sulle montagne russe: inerme in Ungheria, podio in Belgio. Migliorata la gestione delle gomme

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Charles Leclerc

Archiviato il weekend di Spa-Francorchamps, la Formula Uno va in vacanza per quattro settimane in attesa della seconda parte della stagione. È tempo di bilanci dunque in casa Ferrari, che ha ottenuto proprio in Belgio il terzo podio dell’anno (su 12 GP) con Charles Leclerc dimostrandosi la seconda forza in campo sul circuito delle Ardenne in condizioni di asciutto alle spalle delle due imprendibili RB19.

Proseguono gli alti e bassi per certi versi inspiegabili della Scuderia di Maranello, quasi sempre molto competitiva sul giro secco in qualifica ma troppo altalenante la domenica in gara a seconda delle caratteristiche dei vari tracciati. In generale il pacchetto di mischia dietro alla Red Bull – che comprende anche Mercedes, Aston Martin e McLaren – è abbastanza ravvicinato e la Rossa passa talvolta dal ruolo di seconda/terza a quello di quinta forza in campo.

A Budapest le SF-23 hanno evidenziato delle problematiche importanti a livello di ritmo e di gestione degli pneumatici, mentre in Belgio le prestazioni sono state decisamente più incoraggianti in tutte le condizioni meteo (bagnato, ibrido e asciutto) e soprattutto sul ritmo gara. Probabilmente il format dei weekend Sprint esalta Leclerc, che ha ottenuto i suoi tre podi stagionali proprio a Baku, Spielberg e Spa (tutti GP con la qualifica al venerdì), ma anche Sainz aveva disputato un bel fine settimana fino all’incidente con Piastri in partenza.

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L’obiettivo sportivo principale del team emiliano può essere quello di raggiungere Aston Martin e Mercedes per la seconda piazza nel Mondiale costruttori, collezionando il maggior numero possibile di podi e andando a caccia di almeno una singola vittoria di tappa (Max Verstappen permettendo). A Maranello però si guarda già al progetto della nuova macchina per il 2024, in cui sarà necessario colmare almeno parzialmente il divario con Red Bull.

Foto: Lapresse

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