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Ciclismo su pista, il quartetto avanza senza incantare ai Mondiali. Progressi nella velocità a squadre, fuori di un soffio

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Ganna quartetto pista LP

In archivio la prima mattinata dei Mondiali di ciclismo su pista a Glasgow. Il calendario si è aperto con le prime fasi di qualificazione per quanto riguarda l’inseguimento a squadre maschile, le team sprint per ambo i sessi e l’inseguimento individuale femminile. Protagonisti anche gli azzurri, tra qualche brivido e qualche positiva conferma.

L’evento d’apertura ha riguardato molto da vicino la nazionale italiana ed è lì che qualche brivido ha percorso la schiena degli appassionati azzurri: in pista Ganna, Milan, Consonni e Lamon per le qualificazioni dell’inseguimento a squadre. Dopo 3 km di livello non eccelso, serve una trainata eccezionale di Filippo Ganna per stampare un 3.50.408 che vale terzo posto e qualificazione.

Gli azzurri affronteranno in semifinale la formazione neozelandese che in qualificazione ha fatto oltre un secondo meglio. Eliminata a sorpresa la Gran Bretagna, a causa di una caduta di Tanfield che ha impedito di mettere a segno un tempo valido. L’altra semifinale vedrà sfidarsi Australia e Danimarca, apparsa la formazione più in palla.

Per un’Italia che sottoperforma ma si salva, ce n’è una che continua a crescere pur mancando la qualificazione di un soffio. Parliamo del terzetto di azzurri nella team sprint, composto da Daniele Napolitano, Matteo Bianchi e Mattia Predomo. Quest’ultimo fa un terzo giro velocissimo, contribuendo a fare il nuovo record italiano con 43.749. Il tempo non basta per l’ottavo posto, l’ultimo valido per qualificarsi, distante appena 89 millesimi. Poche sorprese in testa, con i Paesi Bassi che hanno fatto il vuoto, proprio come accaduto alle britanniche nella prova femminile.

Nessuno squillo azzurro anche nell’inseguimento individuale: Martina Alzini non è andata oltre un non esaltante 3.32.101, mentre Vittoria Guazzini non si è presentata alla partenza, a causa di una condizione non ancora ottimale e per preservare energie in ottica quartetto. Il cronometro arride ad una ritrovata Chloe Dygert, tornata ai suoi livelli di eccezione con un clamoroso 3.17.713. In finale l’attesissima sfida con Franziska Brausse.

Foto: LaPresse

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