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Marco Villa sull’argento del quartetto: “Pagata l’esuberanza giovanile di Moro. Eravamo in emergenza”

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Italia Inseguimento a squadre uomini

L’Italia ha conquistato la medaglia d’argento nell’inseguimento a squadre maschile ai Mondiali 2023 di ciclismo su pista. I Campioni Olimpici non sono riusciti nell’impresa di battere la Danimarca nella finale andata in scena al Velodromo di Glasgow, riuscendo comunque a salire sul secondo gradino del podio quando manca un anno alle Olimpiadi di Parigi 2024. Filippo Ganna, Jonathan Milan, Francesco Lamon e Manlio Moro hanno dovuto chinare il capo nel revival dell’atto conclusivo di Tokyo 2020, ma il quartetto tricolore è sulla strada giusta in vista dei Giochi nella capitale francese.

Il CT Marco Villa ha analizzato la prestazione dei suoi ragazzi ai microfoni della Rai: “Bravi i danesi, hanno corso bene loro. Siamo partiti troppo forte all’inizio ed è stato un errore. Avevamo in mente un secondo giro da 13.5 e siamo passati in 13.1. Ci sta perché Moro non è mai partito per secondo, non ha la sensibilità di Consonni, abbiamo un po’ pagato l’esuberanza del giovane. Abbiamo pagato alla fine, soprattutto lui, ma non ci sono recriminazioni: bravo Manlio in un quartetto da 3:47, bravi gli altri e brava la Danimarca”.

Il Commissario Tecnico ha poi proseguito:Noi facciamo il nostro e sappiamo di avere delle potenzialità. Qui siamo arrivati un po’ in emergenza, ma abbiamo dimostrato che siamo competitivi per vincere ancora l’oro e ci proviamo fino alle Olimpiadi”. Quella odierna è comunque la prima medaglia per l’Italia in questa rassegna iridata, domani ci sarà grande attesa per l’Omnium con Elia Viviani e per l’inseguimento individuale.

Foto: Comunicato Stampa Federciclismo

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