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Ciclismo

Vuelta a España, Filippo Zana: “Classifica? Vedrò strada facendo. Il Lombardia è un obiettivo, alzo l’asticella”

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Filippo Zana

Abbiamo raggiunto telefonicamente Filippo Zana, portacolori del Team di Brent Copeland, Jayco-AlUla. Il talento veneto, classe 1999, è uno dei nostri giovani sui cui l’Italia ripone molte speranze, rientrerà alle corse con la Vuelta di Spagna dopo una caduta in allenamento lo scorso giugno che gli è costata la rottura della clavicola destra e quindi uno stop forzato di un paio di mesi: “Sto bene, ho recuperato. Sto tornando da Livigno – dove sono stato tre settimane – faccio una settimana a casa e il 22 partirò per la Vuelta. Dopo la rottura della clavicola sono stato fermo dieci giorni, poi ho fatto circa 10 giorni di rulli prima di ricominciare ad allenarmi in bici. A Livigno ho cercato di recuperare la gamba e quindi il fondo“.

Pensi di poter fare una Vuelta da protagonista?

“Sono contento di come sto e dall’allenamento che ho fatto, sono due mesi che non corro e quindi non so bene come sarà in corsa, ma sono riuscito a fare un bel lavoro in altura. La prima parte della Vuelta magari sarà un po’ più complicata, ma speriamo di venire fuori bene. Nelle prime tappe dovrò ritrovare un po’ il ritmo. Spero di poter essere protagonista almeno dalla seconda metà di corsa”.

La Vuelta sarà la prima occasione in cui affronterai un Grande Giro per provare a curare la classifica? O il tuo approccio sarà il medesimo del Giro d’Italia?

“Partiamo con un approccio più simile al Giro, ci sarà Eddie Dunbar per provare a fare classifica ed io cercherò di supportarlo al meglio, poi vedremo strada facendo”.

Quanto ti ha cambiato il Giro? Ti senti diverso come persona e come corridore?

“Mi ha dato sicuramente più consapevolezza e più voglia di fare per cercare di essere tra i migliori. Se sto bene e se la condizione è al 100% si può fare qualcosa di buono e quindi mi ha dato la voglia di alzare sempre di più l’asticella”.

I prossimi due Mondiali in Svizzera e Ruanda avranno percorsi esigenti, da scalatori…

“Vedremo più avanti, ci penserò la prossima stagione. Sicuramente se ci sarà la possibilità mi piacerebbe vestire la maglia azzurra, è sempre un grande onore”.

Dopo la Vuelta, quale sarà il tuo programma gare di fine stagione?

“Dovrei fare le corse in Italia, quindi la Coppa Agostoni, Tre Valli Varesine, Giro dell’Emilia, Giro di Lombardia, il Giro del Veneto e Veneto Classic, ma queste ultime due sono ancora in forse. Valuterò insieme alla squadra”.

E il Giro di Lombardia può essere un obiettivo?

“Sicuramente, speriamo di uscire bene dalla Vuelta e quindi di avere una buona gamba per fare il Lombardia da protagonista”.

La cronometro é il tuo punto debole: ci stai lavorando o attenderai la stagione invernale?

“Ci abbiamo lavorato, sono andato in galleria del vento prima dell’altura e abbiamo fatto qualche modifica sulla posizione in vista della Vuelta dove ci saranno due cronometro. Sicuramente quest’inverno ci dedicheremo maggiormente insieme a Marco Pinotti”. 

Quale sogno vorresti realizzare da qui a fine carriera?

“Vincere è sempre un sogno, il sogno nel cassetto è quello di fare classifica in un Grande Giro”. 

Foto: Lapresse

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