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Atletica, Rachele Mori: “Fantini un punto di riferimento, soddisfatta della stagione avvicinando i 70 metri”

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Nipote d’arte e soprattutto campionessa del mondo under 20 nel lancio del martello. Stiamo parlando di Rachele Mori, che ha come zio il mitico ostacolista Fabrizio, e vuole assolutamente entrare a far parte dell’atletica che conta al più presto. L’azzurra è stata intervistata da Ferdinando Savarese nell’ormai tradizionale rubrica Sprint2U.

Tornando al trionfo iridato: “È stata la gara più lunga che abbia mai fatto. Ha piovuto talmente forte che siamo state in call room per quattro ore. Mi sono rilassata, ma se non avessi staccato sarebbe stato molto stancante. Ho riattaccato quando siamo rientrate in pedana”.  

Di recente gli Europei under 23, chiusi in settima posizione: “Il podio non era proprio fuori portata, ma quando vado in gara penso solo alla mia prova. Poteva andare meglio, ma da come era partita poteva andare anche peggio. Sono contenta per come ho reagito, durante quella gara ho dovuto combattere con la rigidità delle braccia”. 

Sulla stagione: “Qualche gara l’ho fatta, gareggiare non fa mai male. Per adesso sono soddisfatta, al meeting di Lucca ho trovato il 69.02 che mi ha avvicinato alla barriera dei 70”. 

L’amicizia con Sara Fantini: “È sempre stata un punto di riferimento. Mi piace la sua tecnica, è sempre un esempio. Mi sprona a dare il meglio. Ho un bel rapporto con lei”. 

INTERVISTA A RACHELE MORI

https://www.youtube.com/watch?v=5su1hetAuFY

Foto: Sergio Mateo/FIDAL

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