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MotoGP, GP Austria 2023. Sorpresa Aprilia, potrà inserirsi fra le Ducati anche domani? E si avvista qualche barlume di Marquez…

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Aleix Espargaro

La giornata inaugurale del Gran Premio d’Austria di MotoGP è stata disturbata dalla più classica “nuvoletta di Fantozzi”, che ha deciso di palesarsi proprio durante il secondo turno di prove libere, cruciale per determinare i dieci piloti esentati dal Q1. Tuttavia, i valori non sembrerebbero essere stati sconvolti dall’acquerugiola caduta per qualche minuto nel pomeriggio odierno. Dunque, si può legittimamente parlare di risultati a sorpresa senza che il meteo abbia rappresentato un fattore scompensante.

La notizia principale è rappresentata dalla competitività di Aprilia, che ha piazzato la bellezza di tre moto nella top-ten. Non solo le due del Factory Team cavalcate da Maverick Viñales e Aleix Espargarò, ma anche quella di Miguel Oliveira, sul quale apponiamo un asterisco a cui ci si ricollegherà più tardi. Si tratta di un esito inatteso, poiché si riteneva che il tracciato austriaco fosse indigesto alla RS-GP. Viceversa, le creature di Noale si sono rivelate velocissime, proponendosi come protagoniste anche in questo weekend.

Sempre un passo dietro a Ducati, si chiaro. Come d’abitudine, la Casa di Borgo Panigale ha recitato la parte della leonessa con cinque piloti ammessi di diritto al Q2. Marco Bezzecchi ha ribadito di essere diventato velocissimo sul giro secco e di poter essere un serio avversario per Francesco Bagnaia, comunque convincente. Occhio, però, a Jorge Martin, il quale è sembrato concentrarsi soprattutto sul lavoro in ottica long-run, limitando al minimo i time attack. Insomma, i tre contendenti per il Mondiale hanno tutti risposto “Presente!”. Vedremo chi farà la voce più grossa domani, quando si comincerà a fare sul serio.

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Riprendiamo l’asterisco di cui sopra. Oliveira ha avuto un pizzico di fortuna nel restare nei dieci, perché l’altra grande novità di giornata sono i lampi di Marc Marquez. Il trentenne spagnolo dovrà passare dal Q1, ma può recriminare ferocemente per essere stato palesemente disturbato da Pol Espargarò durante il suo giro migliore. Il veterano iberico è apparso a suo agio su una Honda evoluta in termini di aerodinamica. Soprattutto, non lo si vedeva guidare con tale fiducia in frenata da tempo immemore. Solo una sensazione illusoria, oppure il segnale che l’Ala ha quantomeno ritrovato il bandolo della matassa tecnica e può pensare di cominciare a sbrogliarla? La risposta arriverà con il tempo, di sicuro si tratta di un tema da seguire.

Sorprende meno il fatto di vedere Fabio Quartararo nella top-ten provvisoria. Il francese evidentemente gradisce il contesto, perché anche lo scorso anno andrò oltre le più rosee aspettative, soprattutto in gara, disputando uno dei migliori GP della sua carriera.

Insomma, Ducati prima sì, ma inter pares. Non dominante come si poteva immaginare, anche se è solo venerdì e si parla di tempi sul giro secco. Sprint e Gran Premio, ovverosia medium run e long run, potrebbero anche proporre valori differenti. C’è però un bell’equilibrio in questo venerdì della tappa austriaca. Un viatico molto intrigante in vista dei prossimi due giorni.

Foto: MotoGPpress.com

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