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Atletica, Mondiali 2023: risultati 20 agosto. Palmisano di bronzo, Tamberi col brivido, Dosso record italiano, Sibilio c’è
A Budapest (Ungheria) proseguono i Mondiali 2023 di atletica leggera, con una seconda mattinata di gare particolarmente frizzante sotto un cielo limpido e temperature decisamente estive. L’Italia ha festeggiato la splendida medaglia di bronzo conquistata da Antonella Palmisano nella 20 km di marcia: la Campionessa Olimpica ha battuto un colpo dopo due anni estremamente complicati, è tornata ai vertici e ha lanciato un messaggio importante verso i Giochi di Parigi 2024. Il primo titolo di giornata è volato in Spagna per mano di Maria Perez, che ha emulato quanto aveva fatto ieri il suo connazionale Alvaro Martin.
Grande fermento in casa Italia, che dopo il podio della fuoriclasse pugliese ha calato carte importanti all’interno dello stadio della capitale magiara. Gianmarco Tamberi si è salvato con un colpo da maestro, superando 2.28 metri al terzo tentativo e riuscendo a evitare una clamorosa eliminazione nel salto in alto. Il Campione Olimpico avanza in finale insieme a Marco Fassinotti. Una splendida Zaynab Dosso ha eguagliato il record italiano dei 100 metri, pareggiando lo storico 11.14 che Manuela Levorato corse 22 anni fa. Promossi in semifinale Alessandro Sibilio e Mario Lambrughi sui 400 ostacoli, Hassane Fofana e Lorenzo Simonelli sui 110 ostacoli.
RISULTATI MONDIALI ATLETICA OGGI
FINALI
20 KM DI MARCIA (FEMMINILE) – L’Italia festeggia la splendida medaglia di bronzo conquistata da Antonella Palmisano. La Campionessa Olimpica si è lasciata alle spalle due anni estremamente complicati a livello fisico, con un’operazione all’anca nel mezzo, ed è riuscita a salire sul podio iridato a sei anni di distanza dal terzo posto di Londra. La pugliese ha fatto gara di testa, è caduta al giro di boa dell’undicesimo giro, è perentoriamente rientrata e soltanto il perentorio cambio di ritmo piazzato dalla spagnola Maria Perez è riuscito a frenarla. L’azzurra ha tagliato il traguardo con il tempo di 1h27:26, mentre Perez ha conquistato il primo titolo mondiale con il crono di 1h26:51 precedendo la sorprendente australiana Jemima Montag (1h27:16, record oceanico). Clicca qui per la cronaca della gara.
QUALIFICAZIONI
SALTO IN ALTO (MASCHILE) – Gianmarco Tamberi si è salvato per il rotto della cuffia ai Mondiali 2023 di atletica leggera. Il Campione Olimpico di salta in alto ha infatti rischiato l’eliminazione quando ha commesso due errori a 2.28 metri, ma dall’alto di un talento indiscusso è riuscito a valicare l’asticella all’ultimo assalto, quando era con le spalle al muro e rischiava di salutare Budapest prematuramente. In finale anche Marco Fassinotti, che supera 2.28 alla seconda. Avanzano tutti i favoriti tra cui spiccano il qatarino Mutaz Essa Barshim e lo statunitense JuVaughn Harrison. Clicca qui per la cronaca della gara.
LANCIO DEL DISCO (FEMMINILE) – Daisy Osakue ha agguantato la qualificazione alla finale con il brivido. La primatista italiana si è fermata a un poco soddisfacente 61.31 in occasione del terzo tentativo, tre metri sotto al suo record nazionale, e ha dovuto incrociare le dita mentre vedeva esibirsi le atlete del gruppo B. La piemontese aveva anche chiesto candidamente di gufare e la missione è riuscita: 12mo posto, ultima delle ammesse all’atto conclusivo. La nostra portacolori dovrà però alzare il livello (ne ha tutte le potenzialità) se vorrà essere seriamente competitiva nella finale iridata, dopo i mancati assalti di Doha nel 2019 e di Eugene nel 2022, mentre alle Olimpiadi di Tokyo 2020 fu dodicesima. La favorita della vigilia è la statunitense Valarie Allman: la Campionessa del Mondo si è spinta a 67.14 metri, lasciandosi alle spalle altre quattro ragazze capace di superare la norma di qualifica: la cinese Bin Feng (65.68), la croata Sandra Perkovic (65.62), la tedesca Claudine Vita (64.51), la statunitense Laulauga Tausaga (64.34). Accedono alla finale anche la tedesca Shanice Craft (63.42), la portoghese Liliana Cà (63.34), l’olandese Jorine van Klinken (63.20), la cubana Silinga Oneisi Morales (62.76), la tedesca Kristin Pudenz (62.71) e la francese Melina Robert-Michon (61.82). Clicca qui per la cronaca della gara.
BATTERIE
100 METRI (FEMMINILE) – Una straripante Zaynab Dosso ha eguagliato lo storico record italiano che Manuela Levorato aveva siglato il 4 luglio 2001 a Losanna. L’azzurra ha corso un magico 11.14 con 0,4 m/s di vento a favore: buon tempo di reazione (0.160), bella uscita dai blocchi di partenza, il lanciato è di rilievo e nel finale non molla alle spalle di due mostri sacri come la statunitense Sha’Carri Richardson (10.92) e la giamaicana Natasha Morrison (11.02). La 23enne emiliana, già primatista nazionale dei 60 metri indoor (7.14), si è lasciata alle spalle i tanti problemi fisici degli ultimi mesi e ha abbassato di cinque centesimi il personale timbrato lo scorso anno a Savona. La prestazione odierna vale chiaramente la qualificazione alle semifinali. Il miglior tempo è proprio quello di Richardson, sotto gli 11 secondi anche la polacca Ewa Swoboda (10.98) e Julien Alfred da Saint Lucia (10.99). Le favorite giamaicane rispondono presente: 11.01 per Shelly-Ann Fraser-Pryce, 11.02 per Natasha Morrison, 11.06 per Shericka Jackson. Si controllano le britanniche Deryll Neita (11.03) e Dina Asher-Smith (11.04), al pari della svizzera Mujinga Kambundji (11.08) e dell’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (11.08). Clicca qui per la cronaca della gara.
110 OSTACOLI – Lorenzo Simonelli e Hassane Fofana si sono qualificati alle semifinali. I due azzurri hanno superato le batterie, entrambi chiudendo al quarto posto nelle rispettive serie: il 21enne laziale ha corso in 13.50 (vento nullo) nella terza, terminando alle spalle del senegalese Louis François Mendy (13.24), dello statunitense Freddie Crittenden (13.40) e del polacco Damian Czykier (13.49); il 31enne lombardo ha invece chiuso in 13.53 (0,5 m/s di vento a favore) dietro al francese Wilhem Belocian (13.31), al giapponese Shunsuke Izumiya (13.33) e al brasiliano Rafael Pereira (13.52). Il miglior tempo del turno è in favore dello statunitense Grant Holloway, super favorito della vigilia capace di spingersi fino a 13.18. Attenzione al già citato Mendy, ma risponde presente anche il giamaicano Hansle Parchment (13.30). Bene anche il britannico Tade Ojora (13.32), lo spagnolo Enrique Llopis (13.33), il cipriota Milan Trajkovic (13.33), il giapponese Shunsuke Izumiya (13.33), il francese Sasha Zhoya (13.35). Clicca qui per la cronaca della gara.
400 OSTACOLI (MASCHILE) – Il brasiliano Alison dos Santos ha firmato il miglior tempo assoluto. Il Campione del Mondo ha siglato un valido 48.12 per vincere la prima batteria davanti al francese Ludvy Vaillant (48.27). Il super favorito per la conquista della medaglia d’oro resta il norvegese Karsten Warholm: il primatista mondiale e Campione Olimpico ha controllato la situazione, chiudendo al secondo posto la terza batteria con il tempo di 48.76 alle spalle del francese Wilfried Happio (48.63). In auge anche i due statunitense Rai Benjamin (48.35) e CJ Allen (48.36), senza dimenticarsi di Kyron McMaster dalle Isole Vergini Britanniche (48.47). Promossi in semifinale anche i due italiani: Alessandro Sibilio, al grande rientro dopo l’infortunio rimediato un mesetto fa a Montecarlo, legge bene la batteria di Warholm e si rialza nel finale chiudendo al quarto posto (49.50); Mario Lamburghi è sesto nella quarta batteria e avanza con il quarto tempo di ripescaggio (49.05). Clicca qui per la cronaca della gara.
400 METRI (FEMMINILE) – La dominicana Marileidy Paulino firma il miglior tempo (49.90) ed è la grande favorita per il titolo. Eccellente prova della polacca Natalia Kaczmarek (50.02), che nella sua batteria ha preceduto la belga Cynthia Bolingo (50.29) e la giamaicana Candice McLeod (50.37). In spolvero anche l’olandese Lieke Klaver (50.52), la barbadiana Sada Williams (50.78). Alice Mangione è sesta nella prima batteria (quella di Kaczmarek) e il tempo di 51.57 non le garantisce il ripescaggio. Clicca qui per la cronaca della gara.
400 METRI (MASCHILE) – Davide Re si qualifica alle semifinali con il tempo di ripescaggio di 45.07 (suo stagionale). L’azzurro ha interpretato benissimo la propria batteria ed è risalito in maniera rimarchevole sul rettilineo conclusivo, chiudendo in quarta posizione alle spalle del grenadino Kirani James (44.91, uno dei favoriti per le medaglie), del giapponese Fuga Sato (44.97) e del giamaicano Sean Bailey (44.98). Il miglior crono assoluto è del norvegese Havard Ingvaldsen, che ha stampato un mostruoso 44.39 (record nazionale) e a questo punto di potrebbe inserire nella lotta per il titolo tra il sudafricano Wayde van Niekerk (44.57) e il bahamense Steven Gardiner (44.65). In luce anche il britannico Matthew Hudson-Smith (44.69), il botswano Bayapo Ndori (44.72) e il giamaicano Antonio Watson (44.77). Clicca qui per la cronaca della gara.
PROVE MULTIPLE
EPTATHLON – La britannica Katarina Johnson-Thompson ha sfruttato al meglio salto in lungo e tiro del giavellotto (6.54 e 46.14) per volare al comando con 5.710 punti. Sugli 800 metri finali ci si attende una spettacolare lotta per il titolo con l’olandese Anouk Vetter (5.684) e la statunitense Anna Hall (5.667).
Foto: Colombo/FIDAL