Parigi-Roubaix 2014: il percorso della Regina delle Classiche!

Un format ormai consolidato, garanzia di corsa dura, tecnica e spettacolare. Da Compiegne a Roubaix, 257 chilometri d’inferno per la 112^ edizione della Classica Monumento più famosa e caratteristica: la Parigi-Roubaix. Oltre 50 chilometri di ciottolato che accompagneranno i corridori sino al velodromo più celebre del mondo.

La prima parte di corsa si perde nella campagna francese senza particolari difficoltà. Da un punto di vista altimetrico la corsa è praticamente piatta, ma spesso fa più selezione di un tappone dolomitico. Dopo 97 chilometri i corridori troveranno il primo tratto in pavé, che di fatto aprirà le danze. Da quel momento in poi quasi un terzo dei chilometri percorsi saranno su strada irregolare e sconnessa, terrificante da un punto di vista fisico in quanto va a debilitare sia le gambe che le braccia, mettendo a durissima prova la tempra dei corridori.

Il primo vero snodo importante della corsa sarà la Foresta di Arenberg, un tratto leggendario quanto impegnativo. Spesso e volentieri qui viene prodotta la prima selezione anche a causa di cadute e problemi meccanici. Posto dopo 161,5 chilometri di gara, è un lungo falsopiano ascendente di 2,4 chilometri che corre all’interno di una foresta. Tra muschio e mal di gambe, rivedere la luce del sole senza aver subito particolari problemi è già una vittoria.

Gli ultimi  95 chilometri sono studiati alla perfezione per portare i corridori a giocarsi le loro carte in un lungo testa a testa, dove le squadre servono solo fino ad un certo punto. Senza gambe, è impossibile bluffare. A 50 dalla conclusione altro momento essenziale: Mons en Pévèl, un tratto di 3 chilometri a 5 stelline, trampolino di lancio ideale per qualche attacco. Nei successivi 30 chilometri si susseguiranno altri 6 tratti in ciottolato, che porteranno al Carrefour de l’Arbre, settore storico e decisivo, posto ad un ventina di chilometri dalla conclusione. Diviso in due parti, è l’ultimo settore in cui si può realmente far saltare per aria la corsa. Un’azione decisiva in questo tratto può fare la differenza tra vittoria e sconfitta.

La gara, come sempre, si concluderà dopo altri 3 tratti all’interno del velodromo di Roubaix. Un giro e mezzo che può condurre alla gloria. L’Inferno che porta in Paradiso, ma solo per il corridore che sarà in grado di domare le infinite difficoltà e insidie di questa competizione terribilmente crudele.

Di seguito riportiamo tutti i tratti in pavè della corsa:

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gianluca.santo@olimpiazzurra.com