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Ciclismo

Vuelta a España: tutte le salite. Montagne a volontà, c’è il Tourmalet, torna il terribile Angliru

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Remco Evenepoel

Si avvicina sempre di più l’inizio della 78a edizione della Vuelta a España: tanti saranno i grandi protagonisti al via, da Evenepoel a Vingegaard, passando per Roglic e Ayuso. Una Vuelta che per antonomasia è il Grande Giro con più salite in assoluto e quest’anno sicuramente non tradirà le attese degli spettatori con la bellezza di 13 arrivi in salita per questa edizione che partirà sabato da Barcellona.

Qualche difficoltà altimetrica comincerà dalla seconda tappa con un arrivo reso ostico dalla salita del Montjuic a pochi chilometri dalla conclusione. Salita vera che comincerà dalla terza tappa con l’arrivo a oltre 1900 metri ad Andorra. Prima l’ascesa al Coll de Ordino (17.7 km al 7,7%) e poi la salita conclusiva che porta al piccolo Stato pirenaico (8,3 km al 7,7% e punte al 13%).

Altro arrivo in salita sarà quello della sesta tappa ai 1957 metri dell’Osservatorio astrofisico de Javalambre (10,9 km all’8% e picchi al 16%). Prima settimana che si concluderà con il botto: ottava tappa da cinque GPM, di cui il più duro è Xorret de Catì: 3,9 km all’11,4% e picchi al 22%. Arrivo in salita nella nona tappa: si scalerà l’Alto Carvaca de la Cruz (8,2 km al 5,5% e punte al 20%).

Dopo il riposo e la cronometro del martedì, la seconda settimana aprirà i battenti con la salita nell’undicesima tappa: ci sarà l’ascesa a La Laguna Negra (6,5 km al 6,8% e punte al 14%). Una delle frazioni regina di questa Vuelta sarà la tredicesima che vedrà lo sconfinamento in Francia. In successione verranno affrontati il Col d’Aubisque (16,5 km al 7,1%), il Col de Spandelles (10,3 km all’8,3%) e il mitico arrivo ai 2115 metri del Col du Tourmalet (18,9 km al 7,4%). Tempo per rifiatare non c’è e il giorno dopo arriva subito una tappa con Col Hourcère (11,1 km all’8,7%), Puerto de Larrau (14,9 km all’8% e punte al 16%) e arrivo al Puerto de Belagua (9,5 km al 6,3%).

Terza settimana che si aprirà subito con un arrivo in salita a Bejes (4,8 km all’8,8% e punte al 15%). Nella diciassettesima tappa arriva l’attesissimo e temutissimo Alto de l’Angliru (12,4 km al 9,8% e punte al 24%), preceduto dall’Alto de la Colladiella (7,8 km al 7,1%) e l’Alto del Cordal (5,4 km al 9,2%).

Montagna che sarà protagonista anche nella diciottesima tappa con ben cinque GPM di cui i più duri saranno il Puerto de San Lorenzo (9,9 km all’8,6%), il Puerto de la Cruz de Linares (8,3 km all’8,6%) che saranno ripetuti in due occasioni. Ventesima tappa che sarà ostica con ben 10 GPM di terza categoria prima dell’arrivo a Madrid.

Foto: Lapresse

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