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US Open, Sinner rivela: “A Cincinnati un dolore alla schiena, ma tutto risolto. Ricordo quel rovescio sbagliato con Alcaraz”

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Jannik Sinner

Jannik Sinner, come stai? Un avvicinamento particolare per l’altoatesino è stato questo agli US Open 2023, che lo vedranno esordire martedì 29 agosto nel primo turno contro il tedesco Yannick Hanfmann (n.54 ATP), per poi eventualmente giocare il round successivo contro il vincente della sfida tra un qualificato e Lorenzo Sonego. La vittoria nel Masters1000 a Toronto, la prima della carriera in un torneo di questo genere, ha dato conferma del valore assoluto dell’altoatesino, ma la battuta d’arresto immediata nel 1000 di Cincinnati ha alimentato dubbi sulla sua consistenza.

Ecco che nell’appuntamento del Media Day, Sinner è tornato a parlare, sottolineando in primis cosa sia accaduto nel Western&Southern Open: “Ho avuto poco tempo per adattarmi ai campi di Cincinnati. Erano decisamente più veloci di quelli di Toronto, quel giorno faceva molto caldo, c’era sicuramente un po’ di stanchezza, per cui alla fine ho avvertito un dolore alla schiena. Sapevo comunque che era un problema muscolare, ma nulla di preoccupante, e ora è tutto passato“.

Si volta pagina e si pensa a quel che sarà a New York. Giovedì 24 agosto non è stato solo il giorno del sorteggio dei tabelloni principali uomini e donne a prendersi la scena, ma anche quanto accaduto sul campo dell’Arthur Ashe Stadium. Il pensiero va all’allenamento tra Jannik e Carlos Alcaraz, andando a replicare nel medesimo luogo il quarto di finale dell’anno passato. Ironia della sorte, i due potrebbero incrociarsi nuovamente a livello di quarti anche quest’anno. Una partita epica quella del 2022, durata quasi 5 ore e in cui quel match-point non sfruttato nel quarto set è un qualcosa non facile da dimenticare per Sinner.

Sicuramente quello è il punto che mi ricordo meglio. Quel rovescio incrociato che ho sbagliato ce l’ho ancora ben presente. Però a un certo punto bisogna anche dimenticarsi queste partite, altrimenti non si va mai avanti. È stato un match che mi ha divertito giocare, credo che si siano divertiti anche i fans che l’hanno visto, tanti ne hanno parlato, ma ora dobbiamo guardare avanti, questo è un altro torneo“, le parole del n.6 del mondo.

La preparazione per lo Slam è, comunque, positiva anche perché le caratteristiche dei campi (veloci) e soprattutto delle palline (non scappano via come a Cincinnati) paiono gradire al nostro portacolori: “Mi sento decisamente meglio qui, poi ho anche avuto più tempo per abituarmi, e iniziando martedì ho ancora alcuni giorni per acquisire ancora un miglior feeling. Dopo Cincinnati abbiamo preso due giorni di riposo, e poi ci siamo dedicati a un lavoro fisico piuttosto pesante che stiamo continuando anche in questa settimana e che andremo ad alleggerire verso sabato per evitare di arrivare troppo affaticati alla prima partita. Il corpo deve essere riposato, perché qui le partite sono 3 su 5, possono diventare molto lunghe quindi è necessario arrivare nelle migliori condizioni. Abbiamo poi fatto anche un lavoro tecnico volto al miglioramento dei colpi, con qualche cambiamento sul servizio e sul rovescio“, ha rivelato Jannik.

Contrariamente a quanto era accaduto a Wimbledon, il sorteggio non è stato favorevole al classe 2001 del Bel Paese, essendo finito nel quarto di Alcaraz, con tutta una serie di rivali molto impegnativi: “Chiaramente si guarda il tabellone prima del torneo, ma senza darci troppo peso: si possono aprire dei varchi, possono cambiare tante cose. Ovviamente so quali giocatori ci sono intorno a me, tuttavia quando si arriva al dunque bisogna solamente pensare al prossimo avversario, partita per partita“.

Dichiarazioni da Vanni Gibertini 

Foto: LaPresse

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