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1 punto in 2 partite: Lukaku è la soluzione per la Roma? Ma c’è un nodo ingaggio

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Dopo aver riacciuffato la Salernitana sul filo di lana, la Roma non è riuscita a fare altrettanto contro il Verona. Così la classifica recita un solo punto dopo due giornate.

Dopo un’estate passata alla ricerca di una prima punta, ora i giallorossi puntano con decisione su Romelu Lukaku per consegnare a José Mourinho un attaccante in grado di poter fare la differenza.

Il lavoro tra i dirigenti capitolini e il Chelsea, proprietario del cartellino, è incessante. Si lavora sulla formula del prestito (8 milioni di euro la richiesta dei Blues, 5 l’offerta giallorossa), ma anche sull’ingaggio del giocatore.

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La Roma si sente abbastanza tranquilla di poter chiudere l’affare, tuttavia l’estate movimentata del belga fanno sì che l’attenzione rimanga alta.

Anche perché i giallorossi oltre i 7,5 milioni di euro di ingaggio non possono spingersi a causa dei paletti entro cui si deve muovere Tiago Pinto e lo staff dirigenziale romanista, quelli del transfer balance e del settlement agreement stilato con la Uefa che impone che il costo totale della rosa sia uguale a quello della passata stagione.

C’è poi da verificare il diritto di Lukaku di rientrare ancora tra i beneficiari del Decreto Crescita.

Il Chelsea, però, non pare disposto a contribuire all’ingaggio e per questo la trattativa continua, ma non è ancora arrivata alla fumata bianca.

Rimane da capire se basterà inserire l’attaccante belga per risolvere i problemi di una Roma che non pare aver convinto a livello di proposta di gioco generale.

Certamente il fatto di potersi appoggiare su Lukaku potrebbe aiutare i giallorossi nella manovra, ma rimane comunque da trovare un equilibrio complessivo che faccia subire meno in fase difensiva.

Foto: LaPresse

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