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MotoGP, i precedenti di Francesco Bagnaia nel GP di Catalogna. Un tabù per Pecco

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Francesco Bagnaia

251 punti e un tabù da sfatare. È tempo di undicesimo round del Mondiale 2023 di MotoGP e sarà il circuito del Montmelò a essere teatro del prossimo fine-settimana iridato. Sulla pista catalana, Francesco Bagnaia si presenta da leader di questo campionato, con un vantaggio considerevole rispetto alla concorrenza in classifica generale: 62 lunghezze sullo spagnolo Jorge Martin e 68 su Marco Bezzecchi.

Grazie al sigillo in Austria, il pilota piemontese si è assicurato finora il 50% delle vittorie nei GP fin qui disputati, portando a 16 le affermazioni in MotoGP, terzo italiano di tutti i tempi alle spalle di Valentino Rossi (89) e di Giacomo Agostini (68) in top-class, totalizzando anche il 27° podio nella classe regina (50° nel Motomondiale). C’è però da porre fine al digiuno in Catalogna.

Il piemontese fece il suo esordio su questa pista nel 2013 e, come tutta la sua stagione inaugurale, anche la gara in questione funse da apprendistato. Di anni ne aveva 16 Pecco e l’inesperienza era una componente chiara. Concluse 17° dopo essere scattato dalle retrovie della griglia, in quello che sarà uno dei migliori risultati della propria annata da rookie assoluto.

L’anno successivo, sempre in Moto3, il centauro nostrano fu condizionato da una qualifica altamente problematica, ma fu in grado di risalire fino al 10° posto, miglior riscontro nella minima cilindrata per lui. Nella stagione successiva, Bagnaia sembrava un pilota un po’ perso e concluse la prova in Spagna in 20ª posizione. Peggio andò nel 2016, quando cadde nelle fasi iniziali dopo un contatto con lo spagnolo Juanfran Guevara.

Definirlo un rapporto conflittuale con il Montmelò non è certo una forzatura, tenendo presente anche di quanto accadde in Moto2. Nel 2017 la sua prestazione fu da comprimario e il 13° posto non lasciava spazio a troppe interpretazioni. Nell’anno seguente, dopo essere partito quarto, perse progressivamente posizioni, scivolando all’8° posto. Una delle prove peggiori di quella stagione per Pecco, che infatti vinse il titolo nella classe intermedia.

In MotoGP, lo spartito non è cambiato. Nel 2019 una caduta pose fine al suo incedere, mentre nel 2020 ci fu un sesto posto dal sapore più positivo che negativo, in quell’annata così particolare per la pandemia. Decisamente male è andata nelle ultime due circostanze: nel 2021 il pilota italiano sbagliò la scelta degli pneumatici, concludendo in settima posizione; l’anno scorso la sua gara finì in curva-1, dopo la partenza, venendo coinvolto in un incidente innescato dal giapponese Takaaki Nakagami. Che sia la volta buona per sbloccarsi?

Foto: MotoGP.com Press

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