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US Open 2023, Jannik Sinner ha stabilito un nuovo record dopo la vittoria contro Hanfmann
Un inizio convincente per Jannik Sinner a New York. L’altoatesino (n.6 del mondo) ha sconfitto nettamente il tedesco Yannick Hanfmann con il punteggio di 6-3 6-1 6-1, concedendo al suo rivale appena cinque giochi. Si tratta della vittoria più netta della carriera a livello Slam dell’altoatesino, che può ritenersi decisamente soddisfatto al termine di questo confronto.
“Vuol dire tanto per me partire bene qui, normalmente mi sento sempre bene su questi campi. Uscire presto da Cincinnati mi ha aiutato a prepararmi bene per essere pronto qui. Il movimento al servizio ora mi sembra migliorato, lo sento meglio“, ha dichiarato a caldo Sinner.
Con questo risultato, Jannik ha poi stabilito un altro record: l’altoatesino ha raggiunto una percentuale di vittorie del 77.8% a livello ATP nel 2023. Questa percentuale è la più alta mai toccata da un tennista italiano in un anno solare nell’Era Open (minimo 5 vittorie), come riportato da OptaAce.
77.8 – With his opening-round win, Jannik Sinner now has a winning percentage of 77.8% at ATP events in 2023. It is the highest percentage in a calendar year of any Italian male in the Open Era – minimum five wins. Leader.#USOpen #USOpen2023 | @usopen @atptour @ATPMediaInfo pic.twitter.com/idKnUEvKwG
— OptaAce (@OptaAce) August 30, 2023
Dati che certificano la continuità di rendimento nel 2023 di Sinner, come testimoniano il ranking ATP (n.6) e la Race (n.4), in una stagione in cui i risultati rilevanti sono stati i seguenti:
- Vittoria nell’ATP250 a Montpellier
- Finale nell’ATP500 di Rotterdam
- Semifinale nel Masters1000 di Indian Wells
- Finale nel Masters1000 di Miami
- Semifinale nel Masters1000 di Montecarlo
- Semifinale a Wimbledon
- Vittoria nel Masters1000 di Toronto
L’ambizione è quella di fare molto bene a New York e puntare al raggiungimento della quarta posizione mondiale, eguagliando Adriano Panatta che nel 1976, grazie alle vittorie di Roma e del Roland Garros, raggiunse questo traguardo.
Foto: LaPresse
