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US Open, Jannik Sinner e la necessità di diventare n.4 del ranking per evitare ancora tabelloni così duri

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Jannik Sinner

Obiettivo: semplificarsi la vita. Ci proverà Jannik Sinner nella prosecuzione della stagione, ma di sicuro l’esito dello Slam a New York è insufficiente per lui. La sconfitta contro Alexander Zverev negli ottavi di finale ha posto l’accento sugli attuali limiti dell’altoatesino, soprattutto nell’affrontare in successione match di un certo calibro, come i crampi nella contesa contro il teutonico hanno evidenziato.

Viene in mente quanto era accaduto a Miami, dopo la vittoria in tre ore contro Carlos Alcaraz e le pile scariche della Finale contro Daniil Medvedev. A Flushing Meadows, Jannik avrebbe avuto in successione, oltre a Stan Wawrinka e Zverev, Alcaraz, probabilmente Medvedev e Djokovic. Un percorso decisamente complicato che, fosse stato testa di serie n.4, avrebbe potuto evitarsi.

Potrebbe essere anche questo uno degli obiettivi del prossimo futuro, ovvero guadagnarsi attraverso la propria continuità di rendimento il n.4 del mondo, al fine di rientrare nel novero delle prime quattro teste di serie nei Major e quindi poter godere di un tabellone meno impegnativo. Nell’eventualità, infatti, l’incrocio con giocatori appartenenti alla top-3 si concretizzerebbe solo in semifinale.

Vedremo se questo cambiamento di scenario si verificherà e come Jannik saprà sfruttarlo, ma è altrettanto chiaro che se un tennista come lui vuol vincere Slam non può solo pensare che tabellone debba sorridergli.

Foto: LaPresse

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