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US Open 2023, l’ascesa di Matteo Arnaldi: top-50 raggiunta e margini di miglioramento

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Matteo Arnaldi

Non ci sono dubbi che Matteo Arnaldi sia la nota più lieta degli US Open 2023. In un torneo nel quale le delusioni sono state molte in casa Italia, il nativo di Sanremo ha dato seguito alla sua stagione eccezionale, spingendosi per la prima volta alla seconda settimana di uno Slam.

Un risultato che gli permetterà di essere da lunedì 11 settembre n.47 del ranking, avendo già centrato quindi l’obiettivo di questo 2023, ovvero essere nella top-50. Arnaldi però non ha intenzione di fermarsi qui e ha la testa giusta per porsi altri traguardi da raggiungere.

Sono contento del percorso che stiamo facendo: ho raggiunto per la prima volta la seconda settimana in uno Slam. Spero che l’anno prossimo ci siano molte meno prime volte e più esperienza. Mi porto dentro tante cose positive dopo questo torneo. Ho capito che non sono troppo lontano dal livello dei migliori, anche se qualcosa mi manca“, le parole del ligure dopo la sconfitta contro Carlos Alcaraz.

Ma che giocatore è Arnaldi? Un tennista che si muove benissimo, molto dotato dal lato del rovescio dove sa eseguire colpi di pregevole fattura sia incrociati che lungolinea. Il dritto è un colpo più costruito al pari del servizio, ma in entrambi i casi ci sono stati dei miglioramenti sia nella varietà che nella potenza. Lo step che andrà fatto sarà quello di una crescita dal punto di vista fisico e chiaramente dell’esperienza di partite di alto livello.

L’attitudine è quella del giocatore che può ambire a posizioni importanti e la progressione di questo 2023 non è affatto casuale: da n.134 a gennaio 2023 alla posizione citata precedentemente nel ranking ATP. Fatti e non parole di un ragazzo da tenere in considerazione.

Foto: LaPresse

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