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US Open 2023: Sinner deve ancora lavorare. L’esplosione definitiva di Arnaldi, bocciato Musetti

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Jannik Sinner

Con la vittoria di Novak Djokovic, gli US Open 2023 sono andati in archivio. L’ultimo Slam dell’anno ha visto l’ennesimo trionfo della carriera per il serbo, che si è preso la rivincita su Daniil Medvedev. Ora è arrivato il tempo dei bilanci, soprattutto sulle prestazioni dei tennisti italiani, tra splendide conferme, ma anche cocenti delusioni.

Le attese erano rivolte soprattutto su Jannik Sinner, ma già il sorteggio non aveva messo l’altoatesino in una buona situazione. Un cammino durissimo, con la seguente progressione: Zverev agli ottavi, Alcaraz ai quarti, Medvedev in semifinale e Djokovic in finale. Purtroppo Jannik si è fermato subito al primo gradino, al termine di una pazzesca battaglia contro Zverev. Una sconfitta dolorosa in cinque set, nella quale l’azzurro è arrivato allo stremo delle forze, visto che ha avuto anche i crampi in larghi tratti dell’incontro.

Proprio questo aspetto è quello sul quale Sinner dovrà lavorare maggiormente in futuro. La sensazione è quella che l’attuale numero sette del mondo sia ancora indietro sul tema della gestione fisica dei match al meglio dei cinque set rispetto ai suoi avversari più illustri. Sul piano tecnico si è vista qualche variazione maggiore al servizio, anche se ancora una volta questo è il colpo che va in maggiore difficoltà nei momenti più difficili.

Nella seconda settimana insieme a Sinner, l’Italia ha accolto un meraviglioso Matteo Arnaldi. Alla sua terza apparizione in un tabellone principale di uno Slam, il nativo di Sanremo si è spinto fino agli ottavi di finale, dove ha giocato anche un buon match contro Carlos Alcaraz. In precedenza, senza contare il pizzico di fortuna al primo turno (Kubler si è praticamente subito ritirato), erano arrivate due bellissime vittorie contro il francese Arthur Fils e il britannico Cameron Norrie: la prima dopo una fantastica battaglia di cinque set, mentre la seconda di grandissima autorità contro un ex Top-10.

Una crescita continua quella di Arnaldi, che sta vivendo questo 2023 come l’anno della definitiva consacrazione. Il ligure ha mostrato davvero eccellenti qualità tecniche, ma soprattutto di lettura della partita. La sensazione è quella che dietro ogni colpo ci sia un ragionamento, che venga presa sempre la decisione giusta. Segnali decisamente importanti per un ragazzo giovane e che punta ora a diventare il prima possibile anche testa di serie in uno Slam.

Bocciato completamente, invece, Lorenzo Musetti. Il suo torneo è finito davvero troppo presto, addirittura al primo giorno con la sconfitta in cinque set contro il francese Titouan Droguet. Un ko impensabile alla vigilia e poi anche dopo che l’azzurro era riuscito a vincere il secondo (6-0) e terzo set (7-6), trovandosi anche avanti di un break nel quarto. Un crollo inaspettato e quasi senza spiegazioni per un Musetti che non è piaciuto ancora una volta per l’atteggiamento in campo, quasi rinunciatario alla battaglia, consegnandosi quasi al transalpino in un pessimo quinto set. Proprio su questa tema dovrà esserci il tanto atteso salto di qualità di Musetti. Troppe volte nei suoi match il nativo di Carrara fa uno o due passi indietro nel campo, consegnando di fatto il pallino dello scambio all’avversario, senza mai imporre il proprio gioco.

Purtroppo la sfortuna non ha abbandonato Matteo Berrettini, che si è procurato l’ennesimo infortunio di una stagione maledetta. La caduta nel match contro il francese Rinderknech aveva fatto temere anche risvolti peggiori, ma per fortuna il tempo lontano dai campi non sarà lungo. Sicuramente un anno da cancellare in fretta per Berrettini, che spera in un 2024 di rinascita e decisamente più fortunato.

FOTO: LaPresse

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