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Volley femminile, primo match ball per l’Italia verso le Olimpiadi, ma gli USA sono una corazzata

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Dana Rettke Federica Squarcini

E’ la prima sfida che vale un tesoro, probabilmente il viaggio a Parigi per chi la vincerà. Italia contro USA non è mai una sfida banale e non sempre ha detto bene alla squadra a Stelle e Strisce che, ad esempio, perse contro le azzurre di Marco Bonitta la finale per l’oro iridato del 2002 e un anno fa fu battuta nella finale che valeva il bronzo iridato dopo la sconfitta delle azzurre contro il Brasile, la madre di tutte le difficoltà che ha incontrato la Nazionale di Mazzanti a oggi. Quest’anno un precedente c’è e ha visto le statunitensi vincere 3-2 nella sfida dei preliminari di Nations League.

E’ una partita tra due formazioni che non sono al meglio delle loro potenzialità. Il post-oro olimpico di Tokyo non ha portato grandi soddisfazioni in casa statunitense con le big che, a turno, si sono prese pause varie e ora la squadra fa un po’ fatica a carburare, seppure la formazione di Kiraly sia sempre difficile da affrontare e da battere.

L’Italia dal canto suo è alla prova del nove. Le polemiche delle settimane scorse possono essere spazzate via da un risultato positivo o alimentate da una sconfitta. Qui siamo allo spartiacque della stagione azzurra. Dovesse arrivare una vittoria si potrebbe mettere una pietra sopra a tutto quello che è successo finora e pensare con calma alla stagione olimpica, perché di fatto solo un disastro con Germania e Polonia metterebbe in forse la qualificazione ai Giochi. Insomma il bivio è arrivato e per fortuna una eventuale battuta d’arresto non porterebbe al burrone.

In palleggio le statunitensi qualche problema ce l’hanno. Lauren Carlini, che in Italia è ben conosciuta per avere giocato a Scandicci, Novara e Casalmaggiore, qualcosa concede in termini di scelte e precisione alla squadra avversaria e si è visto anche in questa prima parte di torneo. Carlini quest’anno giocherà in Turchia nell’ Aydın Büyükşehir Belediyespor. La sua sostituta è Ashley Evans che non ha mai giocato in Italia e negli States giocherà nel Grand Rapids Rice.

L’opposta è la giocatrice che quest’anno ha fatto penare Conegliano nella conquista dello scudetto e che ha portato in alto Milano, Jordan Thompson, protagonista di un buon torneo finora e nella prossima stagione in forza alle campionesse d’Europa del Vakifbank in una sorta di staffetta con Paola Egonu. La riserva è Andrea Drews che in Italia ha giocato a Legnano e Casalmaggiore prima dell’esperienza dello scorso anno a Vallefoglia e che nella prossima stagione vestirà la maglia dei JT Marvelous in Giappone.

In banda saranno in campo due giocatrici molto conosciute in Italia, Kelsey Robinson che è punto di forza delle campionesse tricolori di Conegliano e Jordan Larson che arriva dalla stagione da protagonista a Milano e prosegue la sua avventura in nazionale come giocatrice, ma affronterà parallelamente anche l’avventura di componente dello staff tecnico della Università del Nebraska nella prossima stagione. Pronte ad entrare altre due giocatrici che in Italia sono conosciute, Alexandra Frantti, che lo scorso anno giocava a Castelmaggiore (dopo l’esperienza a Chieri) e Kathryn Plummer, altro punto di forza di Conegliano, oltre ad Avery Skinner che vedremo a Chieri il prossimo anno, proveniente dalla squadra francese del Beziers.

Al centro gioca uno dei punti di forza di Milano, Dana Rettke e si alternano l’ormai “italiana” Haleigh Washington, arrivata a Ravenna e poi protagonista in A1 con Brescia, Busto Arsizio, Novara e dallo scorso anno a Scandicci e Chiaka Ogbogu che in Italia ha giocato a Firenze e Conegliano e ora è titolare nel Vakifbank in Turchia. I liberi sono Justine Wong-Orantes, la migliore a Tokyo, che il prossimo anno giocherà a Potsdam in Germania e Morgan Hentz che gioca in patria negli Atlanta Vibe.

Foto Fivb

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