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Rugby, Mondiali 2023: la Francia non suda neanche per battere la Namibia

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È iniziato questa sera a Marsiglia il terzo giro di incontri della pool A, quella in cui è inserita anche l’Italia, e al Velodrome sono scesi in campo i padroni di casa della Francia e il fanalino di coda Namibia. Dopo aver subito 123 punti nelle prime due partite gli africani scendevano in campo con i netti sfavori del pronostico, mentre i Bleus (forti del successo con gli All Blacks all’esordio) volevano dimenticare la brutta vittoria (senza bonus) contro l’Uruguay. E i pronostici sono stati rispettati

Nel rugby ci sono le mischie no contest, cioè quelle che si giocano senza realmente spingere, quando una delle due squadre non ha abbastanza giocatori di prima linea da schierare. A Marsiglia, invece, va in scena un match no contest, con la Francia che fa quello che vuole dal fischio d’inizio alla fine. La partita inizia e bastano sei minuti ai Bleus per andare in meta. A sbloccare il risultato è Damian Penaud e tre minuti dopo segna Jonathan Danty per il 12-0. Non reagisce la Namibia e al 18’ va a segno Charles Ollivon, con Penaud che concede il bis al 21’ e bonus conquistato in un quarto di gioco.

La musica non cambia e al 26’ il bis è quello di Danty, mentre al 33’ è Thibaud Flament ad andare a segno per il 40-0. È un monologo e prima dell’intervallo segnano anche Antoine Dupont e Louis Bielle-Biarrey per andare al riposo sul 54-0. La ripresa, quindi, è un match senza storia, anche se al 45’ fa festa la Namibia che va in meta, ma è una gioia veramente effimera. Meta annullata per uno scontro testa contro testa tra Johan Deysel e Antoine Dupont e cartellino rosso per il capitano namibiano. Insiste la Francia e va in meta con Baptiste Couilloud al 47’. Al 55’ tris per Penaud e punteggio che va sul 68-0. Segna anche Louis Bielle-Biarrey, poi di nuovo Charles Ollivon, poi segna Melvyn Jaminet e arriva anche la 14° meta, questa volta di punizione con il giallo per la Namibia per il 96-0 finale.

Insomma, ancora una volta la Namibia esce con le ossa rotte in questo Mondiale, con il terzo match perso senza mai aver avuto neppure l’illusione di poter essere in partita. World Rugby dovrà sicuramente farsi qualche domanda, perché delle squadre cuscinetto come la Namibia, ma anche Romania e Cile, non fanno bene a questo sport e alla credibilità dei Mondiali.

Foto: Pauline Ballet – World Rugby/World Rugby via Getty Images

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