Sci Alpino
Sci alpino, Massimo Carca: “Il lavoro a Ushuaia è andato bene. Su Sala, De Aliprandini, Franzoni ed i velocisti…”
Siamo praticamente ad un mese esatto dal via ufficiale della Coppa del Mondo di sci alpino 2023-2024. Puntando l’attenzione sul comparto maschile, come si sta presentando la squadra ai nastri di partenza della nuova stagione? Il momento è perfetto per fare il punto della situazione con il direttore tecnico Massimo Carca, dopo il lavoro svolto sulle nevi sudamericane.
L’analisi degli allenamenti, iniziano con un riassunto generale di quanto avvenuto: “Il lavoro ad Ushuaia è andato decisamente bene. Abbiamo trovato condizioni invernali e temperature più fredde rispetto agli ultimi anni che ci hanno permesso di svariare fra tutte le specialità e portare a buon fine tutto il lavoro che ci eravamo prefissati. L’unica nota negativa è l’infortunio di Tommaso Sala, a causa di una caduta banale, ma è noto che il piatto tibiale richiede pazienza per un recupero completo”. (Fonte: FISG).
Passando ai sotto-gruppi, si parte con le discipline tecniche: “Gli slalomisti che puntano alla doppia disciplina hanno diversificato molto il lavoro. Lo slalom ha collaborato parecchio con il gigante. Quest’anno ad Ushuaia erano presenti tutte le squadre tranne i norvegesi e questo ci ha permesso di confrontarci con gli avversari, anche se i risultati di agosto valgono fino a un certo punto. Per fare qualche nome: certamente De Aliprandini ha lavorato in progressione con il nuovo ski-man. Per lui era molto importante mettere ordine nelle cose e credo ci sia riuscito”.
Tra chi ha vissuto un periodo delicato, non si può non pensare a Giovanni Franzoni: “Voleva dimenticare l’infortunio e allenarsi al 100% e lo ha fatto. Fisicamente non è ancora al massimo, ma ha ancora tempo per crescere. Credo che comincerà le gare dal gigante di Soelden, anche se ha perso tutti i punti e partirà infondo alla starting list. In ottobre sarà ancora concentrato discipline tecniche, poi sarà presente a Cervinia almeno per le prove”.
Passiamo alla squadra della velocità: “Sono stati un po’ sfortunati in Cile con il meteo nel periodo centrale. Due nevicate abbondanti e qualche giornata di vento hanno condizionato qualche giornata di allenamento, ma hanno avuto i primi giorni buoni e soprattutto gli ultimi dieci molto positivi, che hanno permesso allo staff di preparare discesa e superG da 1″15 con velocità oltre i 120 km/h, quindi decisamente allenante. Ho visto un Casse spingere forte ad ogni giro, come è sua abitudine. Paris, invece, ha fatto prima due settimane ad Ushuaia e poi 10 giorni a La Parva. In Argentina si è concentrato in particolare su gigante e superG e ha lavorato per rimettere in ordine la sua sciata. A la Parva ha fatto quattro giorni di discesa davvero buoni. Sta bene, e ha voglia di tornare a fare Paris”.
Ultima battuta su un bilancio generale degli allenamenti svolti e sui prossimi impegni prima del via di Soelden: “Complessivamente il lavoro previsto è andato secondo quella che è la nostra strategia: gli atleti hanno diversificato molto. I gigantisti hanno fatto molto slalom e superG e gli slalomisti tanto gigante. La multilateralità è quello che cerchiamo, per poter essere competitivi in tutte le condizioni. Il programma dei gigantisti prevede un raduno a inizio ottobre a Saas Fee, poi si valuterà in base al meteo come organizzare l’avvicinamento a Soelden. Lo slalom andrà ancora in ski dome, a Peer, sempre all’inizio di ottobre. Poi seguirà un programma simile a quello del gigante anche perché ci sono tre slalomisti che faranno anche la stagione fra le porte larghe”.
Foto: LaPresse