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SOVRANO D’ORIENTE! Jannik Sinner piega la bestia nera Medvedev e vince l’ATP di Pechino!
La maledizione russa è finalmente abbattuta. Alla settima occasione Jannik Sinner riesce a sconfiggere Daniil Medvedev e lo fa nella finale dell’ATP 500 di Pechino per 7-6 (2), 7-6 (2). Una prestazione straordinaria del neo numero quattro del mondo, che piega in due tie-break le resistenze del russo dopo poco più di due ore di gioco. Un successo veramente eccezionale, che ha forse ancora più valore del 1000 vinto a Toronto, visto il valore degli avversari che Jannik ha dovuto affrontare lungo il suo cammino, con il doppio successo prima su Alcaraz in semifinale e poi su Medvedev in finale che sa di definitiva consacrazione.
Si tratta del nono titolo della carriera per il tennista nativo di San Candido, il terzo di questa stagione dopo il già citato Toronto e quello di Montpellier. Si tratta del secondo 500 della carriera, con il primo vinto nel 2021 a Washington in finale contro Mackenzie McDonald. Questo trionfo a Pechino, però, è sicuramente il più importante per un Sinner che è stato incredibile e che non ha concesso un set ad Alcaraz e Medvedev.
Una partita vinta nonostante un Medvedev che ha chiuso con il 73% di prime in campo (31 consecutive nel primo set), vincendo il 75% di punti con questo colpo. Jannik, però, ha saputo fare meglio, visto che quando ha servito la prima ha vinto l’82% dei punti. Sinner ha concluso il match anche con 28 vincenti contro i 22 dell’avversario. L’azzurro non ha sbagliato nulla nella tattica del match, cambiando anche alcuni aspetti del suo gioco, mettendo in difficoltà il russo con l’aggressività fin dalla risposta e poi con il serve&volley. Un altro capolavoro in una settimana cinese indimenticabile.
In avvio di match i game scivolano via velocemente, fino al quinto gioco dove Sinner deve affrontare una palla break, che riesce ad annullare con un contropiede di dritto ed il successivo recupero fuori del russo. Nell’ottavo game è Medvedev a dover fronteggiare due break point e li annulla anche con la complicità di Sinner, che sul secondo stecca clamorosamente lo smash. Il set si dirige verso il tie-break, che vede uno Jannik praticamente perfetto salire sul 5-0 e poi concludere sul 7-2.
Nel secondo set Sinner concede il primo punto al servizio solo all’ottavo game, mentre Medvedev si è trovato in precedenza ad affrontare tre palle break in un delicatissimo terzo gioco. Il russo si salva soprattutto con il servizio, con Sinner che può recriminare per una risposta di rovescio uscita di pochissimo. Sotto prima 5-4 e poi 6-5, Jannik è perfetto nei propri turni in battuta ed anche il secondo set termina al tie-break. Sinner parte anche questa volta benissimo e si porta sul 3-0. Medvedev accorcia, ma sul 5-2 prima l’azzurro si inventa un fantastico passante e poi sul match point trova una perfetta risposta vincente, vincendo ancora per 7-2.
Sinner e Medvedev potrebbero ritrovarsi nuovamente contro a Shanghai, dove è in programma il penultimo Masters 1000 dell’anno. Da capire in che condizioni fisiche e di testa arriveranno entrambi, ma certamente da Pechino esce fuori uno Jannik completamente diverso, pronto a vivere una nuova fase della sua carriera, ancora più splendente e si spera ancora più vincente, magari già tra un mese a Torino.
FOTO: LaPresse