Nuoto
Nuoto: Italia, le speranze di medaglia verso Berlino
Terminati i Campionati Italiani Assoluti primaverili di nuoto, l’Italia può sorridere in vista del futuro. Tante le indicazioni positive in quasi tutte le discipline: l’obiettivo ora è continuare a lavorare al meglio per riscattare a Rio 2016 le zero medaglie in vasca di Londra. Prima, però, un esame importante dovrà essere sostenuto a Berlino (18-24 agosto): quali sono le speranze azzurre in ottica medaglia agli Europei?
Federica Pellegrini è il nome più ovvio, quello scontato. Tre le gare individuali in cui la Divina può essere protagonista: 200 sl, 200 dorso e 400 sl, sebbene abbia dichiarato ai microfoni di Olimpiazzurra di poter saltare quest’ultima gara in terra tedesca. La veneta non solo vanta possibilità di medaglia, ma anche di successo: gli allenamenti con Philippe Lucas stanno pagando al meglio e nessun sogno è da escludere a priori. Lo stesso vale per un altro tecnico italiano in grande spolvero: si tratta di Stefano Morini, guida dell’inseparabile duo Gabriele Detti-Gregorio Paltrinieri. I due classe 1994 andranno all’assalto del mezzofondo: il primo ha timbrato a Riccione il record europeo negli 800 sl, il secondo quello italiano nei 1500 sl. Attenzione perché un podio doppio, specialmente nella distanza minore, potrebbe essere tutt’altro che utopia.
Ottime sensazioni anche nel dorso maschile: Niccolò Bonacchi ha firmato un tempone nei 50, Christopher Ciccarese sogna la zampata in 100 e 200 dopo le ottime prestazioni degli Assoluti. Non vanno sottovalutati Ilaria Bianchi, Matteo Rivolta, Arianna Barbieri e Lisa Fissneider: brillanti in vasca corta, sperando nel picco di condizione soprattutto mentale i quattro citati sono sempre pericolosi nei 100 farfalla e nei 50 e 100 dorso e rana. Qualche sorpresa è attesa anche nei misti (Federico Turrini e Stefania Pirozzi, quest’ultima in grande spolvero a Riccione) e, perché no, nella velocità. Laddove la concorrenza è più spietata, infatti, l’esperienza di Luca Dotto, Filippo Magnini e Marco Orsi potrebbe rivelarsi un’arma in più. Al femminile, invece, le speranze si chiamano Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli. Non voleranno in Germania per partecipare semplicemente anche Martina Rita Caramignoli nei 1500 sl e Andrea Mitchell D’Arrigo nei 200 e 400 sl.
Sette, otto, magari dieci medaglie individuali dunque. E mancano le staffette: la 4×200 sl femminile punta all’oro dopo gli ottimi tempi ottenuti nella località romagnola da Alice Mizzau e Stefania Pirozzi, le miste sono sempre una garanzia è anche le 4×100 sl godono di molta fiducia. Appuntamento dunque a Berlino a metà agosto: difficile eguagliare il bottino di Debrecen 2012 (18 medaglie), ma le sensazioni positive non mancano affatto.
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francesco.caligaris@olimpiazzurra.com
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Foto: Deepbluemedia