Beach Volley
Beach volley, bicchiere mezzo pieno per l’Italia anche dopo un Mondiale senza exploit
E’ stata una stagione positiva per il beach volley italiano, che il Mondiale poteva cambiare solo in positivo. Le coppie di punta del movimento azzurro sono uscite senza exploit ma con la sufficienza piena anche dalla rassegna iridata che ha visto quattro binomi italiani raggiungere gli ottavi di finale (risultato mai ottenuto prima) ma tutte uscire di scena prima dei quarti, traguardo raggiunto da ben tre coppie italiane ad Amburgo 2019 e da una coppia azzurra, Menegatti/Gottardi a Roma lo scorso anno.
Si poteva fare meglio, è vero, ma anche peggio e la fortuna non ha certo dato una mano nel sorteggio alle compagini azzurre con gli uomini che agli ottavi hanno trovato di fronte tre delle cinque coppie che avevano vinto almeno un Elite 16 in stagione (compresi i campioni olimpici e in carica) e con le donne che hanno dovuto affrontare l’argento olimpico di Tokyo: montagne difficilissime da scalare e che hanno respinto il tentativo degli azzurri, bravi comunque ad arrivarci fino a quel punto.
Tutte le coppie azzurre si sono prese buone soddisfazioni a Tlaxcala prima di uscire di scena: quella che esce con il sorriso più raggiante è sicuramente Lupo/Rossi che, dopo una stagione complicata, ha forse giocato il miglior beach volley del 2023 proprio alla vigilia di una campagna asiatica che porterà gli azzurri a disputare due Challenge molto importante in chiave race olimpica in Asia tra qualche settimana, mentre le altre tre coppie, sempre in vista della qualificazione olimpica, hanno visto cambiare ben poco la loro posizione: forse solo Nicolai/Cottafava hanno perso qualcosa in classifica ma partivano da molto in alto e dunque la situazione non è preoccupante.
Dal punto di vista tecnico il dato che salta all’occhio un po’ per tutte le coppie italiane, che sono tutte allenate da tecnici diversi e quindi potrebbe trattarsi anche di una casualità, è l’efficienza non all’altezza dei top team della fase break. Troppe occasioni sprecate sul proprio servizio dagli italiani che le possibilità per “girare” i match persi le hano avute ma non le hanno sfruttate. Basti pensare al primo set di Lupo/Rossi-Perusic/Schweiner o al tie break di Gottardi/Menegatti contro Mariafe/Clancy. Questo è l’aspetto principale su cui i binomi azzurri dovranno cercare di lavorare da qui a luglio.
Non potranno, gli italiani, impostare la prossima stagione esclusivamente sui Giochi Olimpici perché i rumours dicono che saranno in programma da gennaio a giugno altri dieci tornei tra Elite 16 e Challenge e dunque servono altri buoni risultati per respingere l’assalto di chi sta dietro (questo discorso vale per Ranghoieri/Carambula, Nicolai/Cottafava e Gottardi/Menegatti) mentre un numero elevato di tornei è manna dal cielo per Lupo7Rossi e Scampoli/Bianchin che si trovano a rincorrere da dietro. Tutto può ancora accadere e la speranza è di poter vedere due coppie maschili e due femminili in gara nel torneo a Cinque Cerchi.
Foto Fivb