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Tennis, Siniakova vince una finale schizofrenica a Nanchang: battuta Bouzkova in oltre tre ore e mezza

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Katerina Siniakova vince una finale pazzesca e schizofrenica a Nanchang. Un match assurdo, con continui capovolgimenti di fronte, che vede la ceca trionfare sulla connazionale Marie Bouzkova per 1-6 7-6 7-6 in tre ore e trentacinque minuti, la finale più lunga della stagione di tennis femminile, con la numero 3 del seeding che si lecca le ferite per le tre palle match non sfruttate.

Il primo set è praticamente inesistente. Bouzkova è praticamente padrona del campo, ma molti demeriti vanno anche a Siniakova che fa errori a ripetizione. Basti pensare che la numero 29 al mondo vince 30 punti in totale, di questi 24 sono errori della sua avversaria: il 6-1 è la conclusione più naturale.

Siniakova sembra quasi rassegnata al proprio destino quando subisce il break in apertura di seconda frazione, ma arriva immediata una reazione, ritrovando qualche sicurezza nel proprio gioco e mettendo per la prima volta il naso avanti. Poi però si riacutizza il problema ad una rattoppata coscia sinistra, un brutto ricordo della finale di Hong Kong della scorsa settimana con Leylah Annie Fernandez, e la sua avversaria ne può approfittare prendendosi il break a favore nel quinto game.

Il match sembra volgere facilmente al termine, ma Siniakova recupera magicamente le forze dopo il momento di impasse e la partita si ribalta improvvisamente. Bouzkova capisce l’antifona quando deve annullare una palla break che le vale il 5-3, ma poi non sfrutta un match point sul servizio dell’avversaria. Sembra solo questione di minuti, ma la numero 3 del seeding ha perso confidenza, allontanandosi sempre più dal campo ed incappando in alcuni errori davvero marchiani che valgono il controbreak in favore della sua avversaria.

Fa seguito un dodicesimo gioco lunghissimo, da ventidue scambi: Siniakova non sfrutta tre palle set, per giocare a lungo un gran tiebreak, portandosi fino al 6-2. Ma il braccio inizia a tremare anche a lei: soltanto alla quarta occasione riesce a portare la contesa in parità, sull’errore della sua avversaria, chiudendo un secondo set fiume da un’ora e quaranta minuti.

Ormai è un braccio di ferro continuo tra le due, con gli scambi che si allungano al limite dell’umano. Anche il pubblico non capisce più da che parte stare, capendo lo psicodramma che si ritrova avanti agli occhi. Per due volte Bouzkova va avanti di un break, nella seconda occasione va anche a servire per il match e non sfrutta due palle match con la sua connazionale che gliele annulla con coraggio e che, sempre con lo stesso fondamentale, si prende a zero il break che può valere il torneo.

Ma dicevamo di una partita schizofrenica, e la numero 60 al mondo, per la prima volta avanti nel match, non sfrutta l’occasione portando la sfida al tiebreak decisivo. Che viene deciso in una maniera assurda: Siniakova ne ha di più, e il primo match point è quello buono, con la palla che si infrange sul nastro e muore nel campo di Bouzkova, che esce dal campo in lacrime.

Bouzkova ese sconfitta dopo aver vinto undici punti in più dell’avversaria, 123 a 111, ma paga un approccio passivo quando la palla scottava e poteva far girare la sfida a suo favore. Cosa che non ha avuto Siniakova, che seppur con tanti errori ha giocato ogni punto con il coltello tra i denti.

Foto: LaPresse

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