Sci Alpino
Sci alpino, l’Italia non vince nel gigante maschile da quasi 12 anni. Filippo Della Vite l’indiziato per sfatare il tabù
2 Febbraio 2012, da questo giorno l’Italia non ha mai più ottenuto una vittoria nel gigante maschile in Coppa del Mondo. Un periodo di tempo lunghissimo per una nazione che in passato ha avuto straordinari interpreti della specialità e che era un punto di riferimento a livello mondiale. Quel giorno a salire sul gradino più alto del podio fu Massimiliano Blardone, in quella che era stata la sua settima ed ultima vittoria della carriera. Da quel momento mai più nessuno, ma soprattutto appena cinque podi.
Numeri che segnano una crisi profondissima per l’Italia nel gigante maschile. Purtroppo c’è stato un buco totale nel passaggio tra la generazione dei Blardone/Moelgg e quella successiva. Nelle ultime stagioni il solo Luca De Aliprandini ha provato a tenere alto il nome dell’Italia, mettendosi anche al collo una clamorosa medaglia d’argento ai Mondiali, ma è stato solo un exploit in mezzo a tante controprestazioni.
Forse anche l’ambiente e la squadra azzurra hanno perso fiducia e la mancanza di risultati ha portato ad una pressione negativa sempre maggiore. Purtroppo poi ci sono stati anche gli infortuni e la sfortuna a mettersi in mezzo, bruciando un possibile talento come Roberto Nani, che ad inizio carriera prometteva decisamente bene e lottava spesso per un piazzamento in Top-5.
Adesso i fari sono tutti puntati su Filippo Della Vite. Sicuramente il bergamasco è il talento più cristallino che il gigante azzurro ha da offrire. Una crescita costante quella del 22enne, che può davvero essere colui che finalmente possa sfatare questo doloroso tabù della vittoria.
Il percorso, però, per Della Vite non sarà breve, ma sicuramente ancora tortuoso e pieno di insidie. L’azzurro dovrà prima passare dalla conquista di un posto tra i migliori sette della specialità (fondamentale partire con un pettorale basso nella prima manche), poi centrare il primo podio ed infine arrivare a quella vittoria che tanto manca allo sci italiano.