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ATP Finals, un torneo che può riservare sorprese. Nell’albo d’oro recente anche diversi tennisti mai vincitori di uno Slam
Il Masters 1000 di Parigi-Bercy segna sempre una linea di demarcazione, quasi una linea d’arrivo per quasi tutti i tennisti al mondo. Poi arriva novembre, ed è tempo degli ultimi appuntamenti: prima le ATP Finals, di nuovo a Torino per la terza annata in fila. Un appuntamento dove i migliori otto giocatori della stagione si sfideranno per il Masters di fine anno, un torneo che incoronerebbe dunque il migliore degli ultimi dodici mesi. Ma non sempre è andata in questo modo.
Soprattutto nelle ultime stagioni, le Finals hanno regalato più di una sorpresa, con dei vincitori inaspettati, che potevano vivere questo successo come un trampolino di lancio, senza poi sfruttarlo appieno. Ci viene incontro una statistica: nelle cinquantatré edizioni ad oggi disputate, soltanto sette volte c’è stato un vincitore che non ha vinto, prima o dopo, un torneo dello Slam, e quattro volte è accaduto negli ultimi sei anni.
Dal 2017 ad oggi abbiamo ci sono quattro edizioni vinte da giocatori senza Major in carriera. Il leader di questa poco lusinghiera classifica è Alexander Zverev, vincitore nel 2018 (su Djokovic) e nel 2021 (su Medvedev), ma ancora alla ricerca di quello Slam mancante, sfuggito agli US Open 2020 ed ora allontanatosi dopo il bruttissimo infortunio dello scorso anno al Roland Garros. A fargli compagnia sono Stefanos Tsitsipas, che nel 2019 superò Dominic Thiem in tre set, e Grigor Dimitrov, che in una finale inaspettata ebbe la meglio su David Goffin. Basti pensare che nelle precedenti venti edizioni, è capitato solo tre volte che un vincitore poi non trionfasse anche in uno Slam: Nikolaj Davydenko nel 2009, David Nalbandian nel 2005 ed Alex Corretja.
C’è anche chi è riuscito a ‘sconfiggere’ questa piccola, grande maledizione, portandosi a casa poi almeno un Major in carriera. L’ultimo a riuscirci è stato Daniil Medvedev, trionfante nel 2020 e capace di spezzare in due il sogno del Grand Slam di Novak Djokovic l’anno successivo. Prima di lui però nomi illustri a sbloccarsi prima nelle Finals e poi in uno Slam: parliamo di John McEnroe nel 1978, Ivan Lendl nel 1981 (primo di cinque titoli, fece addirittura doppietta nel 1982 con il primo Roland Garros nel 1984) ed André Agassi nel 1990.
Tornando al passato recente, l’albo d’oro delle ultime stagioni fa capire come alle Finals conti probabilmente essere il più in forma possibile, più che essere il più forte di tutti. Dopo una stagione così logorante, con i migliori al mondo che giocano quantomeno una sessantina di match, le energie sono al lumicino un po’ per tutti, favorendo dunque le sorprese, e non presentando questo torneo dei maestri del 2023 come Djokovic contro tutti.
Foto: LaPresse