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Olimpiadi Milano-Cortina 2026, il CIO boccia il budello di Cesana
Niente da fare. E’ arrivata un’importante bocciatura dal Comitato Olimpico Internazionale relativamente alla questione del budello di Cesana Torinese. Dopo l’annuncio dell’impossibilità di intervenire sull’impianto di Cortina, il Governo italiano e il CONI avevano presentato una decina di giorni fa il dossier per la riqualificazione della struttura per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026. Ci si era posti l’obiettivo di realizzare il progetto in 90 giorni e terminare i lavori in un anno, dunque nei tempi previsti dal CIO.
C’è stato però il “No”. In un comunicato stampa, diffuso attraverso l’agenzia statunitense Associated Presse, il Comitato Olimpico Internazionale ha sottolineato che la pista, abbandonata a soli sei anni dai Giochi Invernali di Torino 2006, non rientri nei canoni richiesti: “Negli ultimi anni il CIO è stato molto chiaro sul fatto che non si dovrebbe costruire alcuna sede permanente senza un piano di legacy chiaro e fattibile“, si legge nella nota.
Viene quindi ribadito un concetto già noto: “Devono essere prese in considerazione solo le piste esistenti e già operative“. Inoltre, è stato chiarito che: “L’attuale numero di sliding centers sia sufficiente per l’attuale numero di atleti e competizioni“.
E quindi tornano in auge le ipotesi di impianti all’estero come St.Moritz (Svizzera) o Igls (Austria), facendo sfumare la soluzione nel Bel Paese. Una situazione chiaramente complicata per il Comitato organizzatore nostrano.