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ATP Paris-Bercy, Paolo Bertolucci critica l’applicazione delle regole nella semifinale Djokovic-Rublev
Si è assistito ieri a una semifinale molto intensa tra Novak Djokovic e Andrey Rublev, valida per il Masters1000 di Parigi-Bercy. Il n.1 del mondo è stato costretto ad andare oltre le tre ore di gioco per avere la meglio del russo (n.5 ATP), imponendosi con lo score di 5-7 7-6 (3) 7-5. Per Nole è la nona finale in carriera sul veloce indoor francese, mettendo nel mirino la settima affermazione in questo torneo. Sul suo cammino, nell’atto conclusivo, ci sarà oggi il bulgaro Grigor Dimitrov.
Tuttavia, un episodio che ha fatto discutere è quello al termine del secondo set, quando Djokovic è uscito dal campo per il cosiddetto “Toilet Break”. Dopo di che, tornato in campo, il campione nativo di Belgrado ha potuto usufruire anche del Medical Time Out, con il coinvolgimento del fisioterapista che si è adoperato nel trattamento all’altezza della schiena del campione nativo di Belgrado.
Alla fine della fiera, sono trascorsi dall’ultimo punto disputato 12’30” e più di qualcuno ha storto il naso. Paolo Bertolucci, nel corso della telecronaca di Sky Sport, aveva manifestato forte contrarierà per l’applicazione del regolamento che ha permesso a Djokovic di riprendere dopo diverso tempo.
Attraverso un Tweet, Bertolucci è tornato sulla questione: “13 minuti tra la fine del secondo set e l’inizio de terzo set in una semi di un 1000! Non ho parole. Stanno mettendo in ridicolo uno sport da sempre indicato come uno di quelli da prendere ad esempio“, il messaggio dell’ex tennista, precisando poi: “Critico le regole non chi ne usufruisce“. Un attacco quindi non al giocatore serbo, ma al “protocollo”.
13 minuti tra la fine del secondo set e l’inizio de terzo set in una semi di un 1000!Non ho parole. Stanno mettendo in ridicolo uno sport da sempre indicato come uno di quelli da prendere a esempio.
— paolo bertolucci (@paolobertolucci) November 5, 2023
Foto: LaPresse