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ATP Finals 2023, l’analisi del girone senza Sinner. Strada in salita per Alcaraz
Se da una parte ci sono Djokovic e Sinner, dall’altra il sorteggio delle ATP Finals ha creato un girone davvero complicatissimo per Carlos Alcaraz. Lo spagnolo dovrà vedersela con Daniil Medvedev, Andrey Rublev ed Alexander Zverev in un gruppo rosso davvero imprevedibile e dove può succedere di tutto. La corsa ai due posti per la semifinale è apertissima e gli scenari sono veramente numerosi, probabilmente ancora di più di quelli del raggruppamento verso con il serbo e l’altoatesino.
Alcaraz si presenta a Torino con tante incertezze, visto che, dopo la sconfitta nelle semifinali dello US Open proprio con Daniil Medvedev, ha raccolto davvero molto poco. Lo spagnolo sembra essere arrivato con le pile scariche in questo finale di stagione, come dimostrano le sconfitte agli ottavi a Shanghai contro Dimitrov e addirittura quella all’esordio a Parigi-Bercy con il russo Safiullin.
Di russi ora Alcaraz ne incontrerà due, partendo da quel Daniil Medvedev che lo ha battuto nella semifinale degli US Open e che probabilmente sul cemento indoor è superiore al momento allo spagnolo. Il numero tre del mondo si è trovato davanti solo un Sinner perfetto sia a Pechino sia a Vienna, altrimenti avrebbe altri due titoli in bacheca. L’altro sarà Andrey Rublev, che si trova in un ottimo periodo di forma e che arriva a Torino con la testa libera e con nulla da perdere. Può davvero essere il fattore che scompiglia completamente gli equilibri del girone.
Il tutto senza dimenticare un certo Alexander Zverev. Su una superficie come quella di Torino il tedesco è sempre un avversario difficilissimo da affrontare, soprattutto se è in giornata e sta bene fisicamente. Zverev ha vinto Chengdu (battendo tra gli altri Dimitrov e Safiullin) e poi ha fatto semi a Pechino, perdendo invece da Medvedev. Forse arriva a Torino un po’ stanco dopo un 2023 comunque positivo e che segnava il suo rientro nel circuito dopo il grave infortunio.
In ogni caso ogni sfida di questo girone può valere moltissimo e assolutamente tutto si può decidere all’ultimo punto dell’ultimo incontro. Alcaraz dovrà davvero presentarsi nella sua versione migliore per non rischiare di abbandonare i suoi sogni di gloria e chiudere il 2023 decisamente sottotono.
FOTO: LaPresse