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Ginnastica artistica, Casella: “Ottimista, stiamo recuperando bene dagli infortuni. Al Mondiale una grande squadra”

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Enrico Casella

GinnasticoMania, appuntamento settimanale condotto da Chiara Sani sul canale YouTube di OA Sport, è stato ospite Enrico Casella, Direttore Tecnico della Nazionale di ginnastica artistica femminile italiana, per un commento sulla rassegna iridata qualificante ai Giochi.

L’analisi dei Mondiali in cui l’Italia ha conquistato il pass olimpico a squadre: “Abbiamo avuto un po’ di problemi. Avevamo già alcune situazioni che sapevamo, tipo quelle di Asia o di Martina o di Vanessa. Sapevamo che non potevamo contare su di loro perché reduci da interventi chirurgici, che richiedono un tempo lungo, però poi all’ultimo momento abbiamo avuto altri problemi: uno strappo muscolare per Angela, la schiena di Giorgia che si blocca a dieci giorni dalla partenza, e quindi abbiamo dovuto rigirare un po’ le carte in tavola. Ci è andata bene e siamo stati anche bravi nello stesso tempo, perché comunque avevamo un piano A, un piano B e anche un piano C. E qui purtroppo abbiamo dovuto ricorrere al piano D, però altre nazioni come la Germania e come il Belgio, che hanno avuto dei problemi, non così numerose come le nostre, ma comunque problemi che hanno colpito le loro ginnaste di punta, sono rimaste fuori come squadra dai Giochi Olimpici. La nostra bravura è stata quella di riuscire comunque a fare squadra, per esempio Angela ha fatto due attrezzi che non doveva fare, Giorgia è rimasta a casa, Arianna è entrata. Nel contempo non siamo stati neanche fortunati, perché avevamo il primo turno, siamo partiti per primi al volteggio, quindi da squadra apripista in tutti i sensi. Alice, che ha fatto un anno intero con delle parallele fantastiche, ha vinto Campionati Europei, ha vinto la Coppa del Mondo di specialità, ha vinto tutto praticamente alle parallele, facendo sempre molto molto bene, in questi Mondiali su tre esecuzioni ne ha sbagliate due. Anche lì dipende come le sbaglia: due le ha sbagliate, una l’ha fatta giusta. Se quella che ha fatto giusta la fa il primo giorno è sicuramente in finale alle parallele, e invece no, se la fa giusta il secondo giorno, quella della finale a squadre siamo medaglia di bronzo sicuri a squadre, invece l’ha fatta il terzo giorno, nel quale comunque è arrivata quinta al mondo (nell all-around, ndr). Quindi dipende poi cosa uno ritiene che sia il risultato migliore, però certo probabilmente era meglio farla al secondo, perché comunque una medaglia di squadra è sempre importantissima. Tutte le altre ragazze hanno fatto sicuramente il massimo che si poteva fare in quelle condizioni, anche perché eravamo i primi, la tensione era era alta, avevamo da lottare e poi in finale comunque abbiamo ancora una volta dimostrato che la nostra scuola è un’ottima scuola, che abbiamo diverse ragazze a disposizione che comunque non fanno scendere il livello della nostra squadra. Poi la gara è gara, quindi l’errore ci sta. Tra l’altro l’ha fatto l’errore, quella che in quel momento era la ginnasta forse più in forma, e che comunque ha dimostrato infatti nell’all-around, nonostante una caduta al corpo libero, di essere la quinta ginnasta al mondo, quindi non possiamo lamentarci di certo, è andata bene“.

Dopo la caduta di Alice D’Amato alle parallele c’è stata la reazione delle azzurre: “E’ una cosa che non era successa a Liverpool, quando nella finale di squadra, lì era successo a Martina che era caduta, dopo tutto è andato male, invece c’è stata una bella reazione, quindi è filata via liscia, i punti che dovevamo fare comunque li abbiamo fatti ed infatti la qualifica è arrivata, tra virgolette, abbastanza agevolmente, anche se c’è sempre un po’ di ansia, perché anche gli altri vogliono fare le Olimpiadi, quindi giocavano al massimo ed il Campionato del Mondo qualificante, l’ultimo prima dell’Olimpiade, è sempre il Campionato del Mondo più difficile, dove tutti girano al massimo perché dà quel pass per quella gara che c’è solo ogni quattro anni, che sono i Giochi Olimpici“.

Sulla prova di Arianna Belardelli: “Sapevamo di avere su di lei un paio di attrezzi dove poteva dare un bel contributo a livello internazionale. Lei è stata molto brava, perché si è preparata con noi dall’inizio di luglio, quindi ci siamo fatti tutto luglio ed agosto e tutto settembre insieme, ed è riuscita a farsi trovare pronta ed a portare in campo, in quel campo, che è importante, quegli esercizi che sono il suo punto di forza, e sono stati importantissimi per la squadra, ma devo dire che tutti i punteggi sono stati importantissimi per la squadra, perché il concetto di squadra è proprio questo, c’è uno e c’è l’altro, uno sbaglia l’altro fa giusto, però alla fine i conti devono tornare, se il livello è buono della squadra quei famosi 160 punti bisogna farli sempre in un modo o nell’altro“.

Le prestazioni di Manila Esposito ed Elisa Iorio: “Sono soddisfatto di tutti, Manila è venuta a Brescia da un anno e mezzo neanche ed ha fatto una crescita veramente esponenziale, quindi siamo soddisfattissimi di lei. Ha risposto anche di più del prevedibile rispetto alle attese, perché è veramente una ragazza in gamba. Elisa dopo anni di vicissitudini, la caviglia, poi la spalla, poi il ginocchio, insomma ne ha avute di tutte, ormai era due anni che non riuscivamo a vederla in una condizione così, si è ripresentata a tutti gli attrezzi per la squadra, è stata un punto fondamentale. Angela con uno strappo al polpaccio si è sacrificata sui due attrezzi che non erano i suoi, quindi magari può aver figurato di meno, ma già capire la difficoltà, ha dovuto sacrificarsi per la squadra, ha dovuto fare le parallele, che non sono il suo forte, però poi alla trave alla trave abbiamo cercato un esercizio più facile, ma più sicuro ed è riuscita a ripeterlo per ben due volte in quel contesto, quindi è sempre quella la cosa difficile. Tutte hanno risposto al massimo, io sono felicissimo per loro ed ovviamente per l’Italia, che ha qualificato ancora una volta la squadra per i Giochi Olimpici. Adesso abbiamo da recuperare un po’ le infortunate“.

Sulla situazione infortuni: “Stiamo tutti bene, siamo tutti sulla via del recupero. Quello che vorrei è arrivare verso gennaio con tutti gli effettivi che possono lavorare. Questo sarebbe veramente un sogno, anche perché poi ad inizio maggio abbiamo i Campionati Europei a Rimini e poi a fine luglio-inizio agosto abbiamo i Giochi Olimpici, in questo momento Vanessa Ferrari sta recuperando, poi proveremo, dal momento in cui tireremo vedremo come sta, Asia D’Amato sta benissimo, nel senso che il ginocchio operato risponde alla perfezione, abbiamo cominciato già a fare un po’ di acrobatica, un po’ di preparazione al volteggio, un po’ di lavoro in trave, alla parallela fa già tutto l’esercizio senza problemi. Angela in questo momento ha anche aumentato il valore di partenza del suo esercizio alle parallele, quindi adesso fa un esercizio da 6.10, Martina è un pelino più indietro perché si è operata dopo e ha un tipo di recupero un pelino più lungo, su Giorgia Villa abbiamo trovato delle soluzioni che credo ci diano un po’ di tranquillità per il 2024, quindi io sono fiducioso, per la prima gara di Serie A dell’anno prossimo, che fra l’altro si tiene qui in provincia di Brescia, all’inizio di febbraio, il primo weekend di febbraio a Montichiari, spero di avere a disposizione, non dico tutte ma quasi, gli effettivi, certamente non con tutti gli esercizi di massimo livello, ma tutte operative“.

IL VIDEO DELLA PUNTATA COMPLETA DI GINNASTICOMANIA

 

Foto: LiveMedia/Filippo Tomasi

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