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Perché Sainz è stato penalizzato a Las Vegas e come si era classificato. Ma la grande rimonta è possibile

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Carlos Sainz

Il weekend di Las Vegas è cominciato tutto in salita per Carlos Sainz, incolpevole protagonista di un episodio a dir poco clamoroso dopo pochi minuti della prima sessione di prove libere sul nuovo Strip Circuit. Lo spagnolo della Ferrari ha infatti impattato violentemente con un tombino (che si era sollevato per il cedimento di un fissaggio in cemento dopo il passaggio delle vetture) danneggiando pesantemente la sua SF-23.

I meccanici della Scuderia di Maranello hanno riscontrato infatti dei danni al telaio, alla power-unit e al pacco batterie. Proprio la sostituzione di quest’ultima componente ha fatto scattare in automatico una penalità di 10 posizioni in griglia per il Gran Premio, avendo sforato il tetto massimo di due ES (Energy Store) da utilizzare per l’intera stagione.

Il team italiano ha chiesto una deroga alla FIA per evitare la penalità, ma la Federazione Internazionale non ha fatto un passo indietro decidendo di applicare il regolamento alla lettera (forse anche per evitare reclami di altre squadre dopo la bandiera a scacchi). Sainz, 2° in qualifica dietro solamente al compagno di squadra Charles Leclerc per 44 millesimi, sarà chiamato dunque ad un grande recupero dalla sesta fila dello schieramento.

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Il 29enne di Madrid partirà 12° ma, considerando il ritmo della Ferrari su questo tracciato ed i lunghi rettilinei che possono agevolare i sorpassi, sognare il podio è lecito. Alcuni degli avversari più temibili in tal senso scatteranno poco avanti a Carlos, come la Mercedes di Lewis Hamilton (10°) e la Red Bull di Sergio Perez (11°), mentre non sarà così semplice raggiungere il terzo posto attuale di George Russell e soprattutto il tandem di testa Leclerc-Verstappen.

Foto: Lapresse

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