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Atletica, Magnani: “Alleno un ragazzo di origine etiope molto interessante. Del Buono verso i 5000”

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Federica Del Buono

Massimo Magnani è stato il grande ospite della nuova puntata di Sprint2u, visibile su Sport2U, web tv di OA Sport. L’ex direttore tecnico della nazionale italiana di atletica leggera nel quadriennio olimpico di Rio 2016 ha rilasciato una lunga intervista molto interessante, in cui ha illustrato la sua attuale attività da tecnico nel mezzofondo, toccando inoltre dei temi importanti legati allo stato di salute del movimento azzurro.

Alleno Federica Del Buono, uno dei talenti più belli della nostra atletica. Una ragazza che purtroppo ha perso un po’ di tempo a causa di infortuni e vicissitudini varie, ma che stiamo cercando di recuperare. Dopo quest’ultima stagione siamo partiti con un check-up generale per affrontare il 2024 con la tranquillità che lei sia a posto. Sarà un anno decisivo, perché sposterà un po’ il baricentro della sua attività dai 1500 ai 5000 metri, quindi avrà bisogno di un lavoro che non aveva mai fatto. Sarà dunque un inverno dedicato alla costruzione, con alcune gare non finalizzate che sono solo una modalità per fare alcune verifiche del lavoro che abbiamo intrapreso. Comincerà l’attività in pista verso fine aprile, mentre durante l’inverno sarà impegnata in qualche cross e su strada, ma valuteremo strada facendo”, dichiara l’ex maratoneta.

Seguo anche dei giovani ragazzi della mia città (Ferrara), in particolare due: un ragazzino che al primo anno da allievo ha corso 8’32” i 3000 ed un altro al primo anno da junior che ha già fatto cose interessanti. Quest’ultimo è di origine etiope, un ragazzo adottato da una famiglia straordinaria della nostra provincia, che ha caratteristiche per fare molto bene. Oltre a questo, porto avanti un mio rapporto di collaborazione con World Athletics in cui sono inserito in un panel di delegati tecnici che vanno a sovraintendere la parte tecnica dell’organizzazione delle manifestazioni più importanti, in particolare nella strada e nel cross per quel che mi riguarda. A Belgrado il 30 marzo 2024 farò il delegato tecnico dei Mondiali di cross“, prosegue Magnani.

Sulla separazione con il primatista italiano di maratona Iliass Aouani: “Tutte le belle storie possono finire. Non eravamo più allineati su quelle che sono le modalità di gestione del quotidiano, funzionali e non funzionali all’atletica. Iliass ha qualità rare per essere un maratoneta, con lui il rapporto verbale era cominciato quando ero direttore tecnico e gli avevo segnalato che avrebbe potuto fare cose importanti. Abbiamo affrontato un percorso insieme che ha dato buonissimi frutti sul piano dei risultati e della sua crescita. Adesso vuole fare altre scelte ed è bene che le faccia“.

Sul momento dell’atletica italiana a 360°: “I risultati complessivamente in tutte le categorie sono molto buoni e sono frutto di un lavoro della struttura federale, ma soprattutto della follia che di solito sostiene un tecnico, un atleta ed eventualmente la sua società. Tutta una serie di cose nascono a prescindere dal lavoro dell’attività federale. È vero come dice La Torre che il mezzofondo non sta dando i segnali che lui auspicherebbe, però servono anche gli strumenti. Se il calendario delle gare è quello che è, se non c’è collegamento tra le gare su strada e l’individuazione dei talenti, se non ci sono opportunità per far crescere dei giovani e non c’è una linea di investimento vero e proprio, ma il lavoro viene riservato esclusivamente a coloro che hanno già fatto dei buoni risultati, è difficile vedere nascere qualcosa in prospettiva

Questo e tanto altro nella video intervista integrale a Massimo Magnani, nell’ultima puntata di Sprint2u.

VIDEO INTERVISTA MASSIMO MAGNANI

Foto: Colombo/FIDAL

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