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Coppa Davis, il premio alla carriera per Simone Bolelli: campione del mondo come Amelia nel 2006
Il coronamento di una carriera. Nel trionfo della Coppa Davis c’è chi come Simone Bolelli ha visto sublimare il proprio percorso agonistico fatto di sacrifici e sofferenze, sfiorando quell’Insalatiera più volte e finalmente riuscendo ad ammirarla e sollevarla nel momento della premiazione.
Non è sceso in campo il giocatore emiliano, specialista del doppio, e questo lo accomuna a chi, in ambito calcistico, era stato presente in Germania nel 2006 senza essere coinvolto sul rettangolo verde. Il riferimento è a Marco Amelia, che aveva disputato solo alcune amichevoli in avvicinamento alla fase finale della rassegna iridata.
Bolelli, comunque, è stato un uomo spogliatoio, come Matteo Berrettini del resto, per dare coraggio e mettere a disposizione degli altri la propria esperienza di tennis, che l’ha portato nel corso degli anni a specializzarsi nel doppio, vincendo in coppia con Fabio Fognini tanti tornei, tra cui gli Australian Open nel 2015.
Per questo, nei festeggiamenti, Simone ha voluto dedicare un pensiero al suo “fratello tennistico” che per scelta del capitano non giocatore, Filippo Volandri, non era a Malaga. Il ligure, tra l’altro, si è tolto la soddisfazione nel giorno del trionfo in Davis di imporsi nel Challenger di Valencia, sempre in Spagna. Un segno del destino. Per Bolelli quindi, dopo 15 anni di carriera, il coronamento di un sogno e l’ambizione di continuare a scambiare sul campo, sperando di avere un’altra occasione di questo genere.
Foto: Angel Martinez/Getty Images for ITF