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Ciclismo

Freccia Vallone femminile: il ritorno della Vos per il sesto trionfo

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Basta il nome per avere paura: Marianne Vos. Anche se è la sua prima gara stagionale, anche se non ci sono precisi riferimenti sul suo stato di forma su strada, anche se altre atlete sembrano invece in ottima condizione: sarà lei, cinque volte vincitrice sul muro di Huy, ad avere i favori dle pronostico per la Freccia Vallone femminile di domani, quarta prova di una Coppa del Mondo che vede al comando la britannica Elizabeth Armistead.

La Vos avrà al suo fianco le fidate scudiere Anna Van der Breggen e Annemiek Van Vleuten, e tra le principali rivali da cui dovrà guardarsi c’è senza dubbio Elisa Longo Borghini: l’ornavassese ha strappato una serie di risultati importanti nell’avvio di stagione, confermando quella regolarità ad altissimi livelli che la caratterizza ormai da un paio d’anni. Nel 2013, a Huy fu seconda battuta solamente proprio dalla cannibale olandese, davanti a quella scalatrice sudafricana di nome Ashleigh Moolman che è ora una sua importantissima compagna di squadra.

Attenzione poi ad Emma Johansson, certo più velocista delle altre, ma capacissima di tenere anche sulle asperità valloni, come ha dimostrato chiudendo due volte seconda nel 2009 e nel 2011: inoltre, la sua Orica con Loes Gunnewijk, Annette Edmondson e Valentina Scandolara è tra le formazioni più forti al via. Non si può non citare, chiaramente, la leader di CdM Lizzi Armistead, che al di là del successo iniziale alla Ronde van Drenthe si è poi piazzata regolarmente tra le prime 5-6 in moltissime altre competizioni, anche molto diverse tra loro.

Per quanto riguarda le altre azzurre, la campionessa nazionale Dalia Muccioli appare molto adatta a questo genere di percorso, sebbene l’Astana punti probabilmente sull’esperta bielorussa Alena Amialiusik; la Estado de Mèxico-Faren presenta invece una coppia all’opposto sul piano dell’esperienza, da un lato la Fabiana Luperini, classe 1974, qui vincitrice nel 1998, 2001 e 2002, dall’altro la Rossella Ratto, classe 1993, che rappresenta già una garanzia per i colori azzurri nonostante la giovanissima età. Attenzione anche a Tatiana Guderzo (Alè-Cipollini) e, se dovesse venir fuori una corsa dura,  una scalatrice come Francesca Cauz (Top Girls-Fassa Bortolo) saprà senz’altro dire la sua.

foto tratta da cyclingnews.com

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marco.regazzoni@olimpiazzurra.com

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